Eathouse, una casa – orto tutta da mangiare
Ricorda un po’ la casa di marzapane della fiaba di Hansel e Gretel, ma non siamo in un libro dei fratelli Grimm, bensì in Olanda.

FOTO: scopri le più belle immagini di Eathouse, la casa orto da mangiare
Eathouse è il prototipo di una casa-orto che produce verdura ed ortaggi per i suoi ospiti. E’ stata presentata al Garden Festival di Appeltern del 2010 dagli architetti Marijke Bruinsma di de Stuurlui stedenbouw, Marjan van Capelle e Arjen de Groot di Atelier Gras.
Si tratta di una installazione di 10×10 metri, di cui solo 5 sono occupati dalla casa. Costruita interamente in acciaio, Eathouse è rivestita con le cassette di frutta e verdura che ricoprono pareti e tetto.
Vista da lontano, sembra l’angolo di un bosco fiorito. La casetta dura il tempo di un’estate, una volta che i prodotti della terra giungono a maturazione le cassette vengono tolte, mentre l’intera impalcatura modulare può essere smontata per eventuali spostamenti. Modificando gli elementi portanti Eathouse potrebbe diventare un’abitazione permanente, capace di resistere ai cambiamenti stagionali. La terra nelle cassette viene conservata in sacchettini di plastica estensibili per evitare inutili dispersioni.
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Gli inventori si sono rifatti ai principi dell’agricoltura urbana, spinti dalla voglia di realizzare qualcosa che richiamasse lo stretto rapporto fra uomo e natura, un legame sempre più rado per chi vive in città.
La sfida è quella di proporre un angolo verde che possa sopravvivere con i suoi frutti all’ostilità del cemento metropolitano e l’esperienza ha sortito dei risultati più che positivi perchè sono stati coltivati ben 65 vegetali.
Si tratta dell’evoluzione dei mini orti verticali che altri designer hanno già proposto come soluzione alternativa sui balconi di casa.
Gli architetti hanno ribadito che per ora si tratta solo di un test e che prossimamente sperimenteranno la loro creazione in altri contesti a differenti condizioni climatiche, per valutare se le piante possano crescere in situazioni così particolari.
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