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Eden project: il giardino dell’Eden esiste ed è in Cornovaglia

Un costo di realizzazione da 270 milioni di europiù’ di 135 mila piante di 4.500 specie diverse, una cava profonda 60 metri e grande come 35 campi da calcio, 7 anni di lavoro, quasi 2 milioni di tonnellate di fango rimosso in sei mesi da 12 autocarri e otto bulldozer: sono queste le cifre da capogiro di Eden Project, la straordinaria impresa compiuta in Cornovaglia per ricreare tutta la complessità del mondo vegetale in un vero e proprio Giardino dell’Eden.

Eden project: il giardino dell’Eden esiste ed è in Cornovaglia

Si tratta di tre semisfere immense, appoggiate sul fondo di una vecchia cava abbandonata a Boledeva, al cui interno sono riprodotti tutti i prodotti e le forme di vita vegetali immaginabili, dalla foresta tropicale alla vegetazione tipica del bacino del mediterraneo.

Ecosistemi ricreati con precisione e meticolosità scientifica, si alternano a momenti di vero spettacolo che separano i vari ambienti  di questo immenso giardino botanico: prima di entrare nella biosfera tropicale umida si fa la fila per prendere un cappello o un piccolo telo impermeabile perché i cartelli avvertono che «non dovrete confrontarvi con i 1.500 millimetri di pioggia che ogni anno cadono ai Tropici, ma il clima è comunque molto umido, con vapori, nebbie e cascatelle d’acqua».

Eden project: clicca l'immagine per vedere altre immagini
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E non finisce qui. All’interno di questo colossale complesso si trovano due delle più grandi biosfere del mondo, popolate da oltre 100.000 piante di svariate origini e inserite nelle caratteristiche cupole d’acciaio e plastica che consentono la perfetta emulazione di due biomi molto diffusi, quello tropicalemediterraneo, attraverso un complesso sistema di condizionamento e controllo termico.

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L’Eden project è strutturato in 5 ambienti:

  • Il Bioma tropicale, situato nella semisfera più grande a nord del complesso
  • Il Bioma mediterraneo, situato nella seconda biosfera poco più a sud
  • Il Giardino, ossia un enorme giardino esterno, all’interno dello stesso complesso che in 13 ettari ospita circa 1.890 tipi di piante, e diversi percorsi itineranti.
  • The Core, il centro educativo del complesso, nel cui interno si trovano spazi didattici per l’educazione ambientale.
  • Il Teatro ossia un spazio coperto adibito per ospitare concerti, esibizioni e attività.

Il progetto, ideato dal famoso imprenditore anglo-olandese Tim Smit e progettato dall’architetto Nicholas Grimshaw e dalla ditta di ingegneria civile Anthony Hunt and Associates, è stato ultimato e aperto al pubblico nel marzo 2001 e ad oggi rappresenta una delle più imponenti attrazioni turistiche del Mondo.

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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2 Commenti

  1. Che tristezza il commento di Anna, con tutto il rispetto ovviamente!
    E’ con pensieri come questo che bisogna purtroppo confrontarsi ogni giorni… pensieri di persone che non hanno + voglia di sognare e di sorprendersi per nulla di bello al mondo, che si tratti di natura o di opera umana, volta ad accrescere la cultura di tutti noi.
    Che ci vogliano soldi non lo metto in dubbio ma con opere come questa si cerca di “educare” l’uomo comune ad avere (o cercare di avere) sensibilità per l’ambiente: la natura e ciò che “gratuitamente” ci circonda molto spesso viene distrutta o maltrattata da persone comuni (ricche o povere che siano) che non capiscono di fare il male di ognuno di noi.
    Provate a visitare quella meraviglia, io l’ho fatto di recente e posso assicurare che ne rimarrete emozionati.

  2. Ho un mondo da sogno in cui vorrei e potrei vivere stabilmente. Sono in simbiosi con la Madre Terra….
    ma tutto questo non posso averlo gratis.
    Ci vogliono soldi per andare in Cornovaglia,
    ci vogliono soldi per viverci
    ci piaccia o no, ci vogliono soldi anche per respirare, tra poco.
    Quelli che hanno realizzato tutto questo ben di Dio, lo han fatto PERCHE’ AVEVANO ED HANNO UNA MONTAGNA DI QUATTRINI !!!!!!!!!!!!!!! Pero’ tutto finisce li’ e siamo alle solite: chi PUO’ MUOVVERSI ECONOMICAMENTE puo’ vivere anche in un “Paradiso terrestre”, ma la massa puo’ solo sognarlo (o fare il possibile per realizzare un tale mondo di pace e di comunione con la natura, cercando di ritrovare equilibrio psichico e pace interiore.
    Tutto il resto e’ solo un bel rigirio di parole che possono appagare solo….. GLI ILLUMINATI o coloro che credono di esere tali ma in realta’ stanno tranquilli perche’ vivono nel benessere economico.
    Questo e’ il mio pensiero. Indicami, Italo, dove pensi che io sia in errore.
    Anna

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