Spesso le scoperte più innovative sono quelle che avvengono per caso.
E’ quanto accaduto a Guspini, in provincia di Cagliari, dove un gruppo di ragazzi, sostenuti dai coniugi Oscar Ruggeri e Daniela Ducato, ha riutilizzato un grosso quantitativo di lana di pecora, consegnato da una socia della locale “Banca del tempo” (l’associazione che si fonda sull’idea del reciproco scambio di tempo in cui fornire personali competenze) per “foderare” una casa di legno; il risultato ottenuto è stato un ottimo isolamento termico ed acustico dell’abitazione, ideale per gestire la problematica dell’inquinamento acustico, per esempio.
Il vello ovino sardo, inoltre, ha rivelato di possedere ulteriori proprietà dal momento che ha dimostrato di evitare i fenomeni di condensa, di essere antimuffa e battericida e di purificare l’aria “indoor”, contrastando l’inquinamento degli interni.
I coniugi Ruggeri hanno, quindi, deciso di sostenere e rendere produttiva questa intuizione avviando nel 2008 proprio a Guspini l’ambizioso progetto di Edilana, il marchio sardo che, attraverso “prodotti innovativi realizzati senza soldi pubblici grazie ai saperi della comunità” (cfr. la succitata banca del tempo) ha sposato la filosofia della sostenibilità economica, meritando un bilancio più che positivo, oltre che un business in piena espansione.
L’azienda Edilana, infatti, è stata anche selezionata per foderare con pannelli fonoassorbenti gli alloggi temporanei in prossima costruzione a Milano per l’Expo 2015.
Il risvolto ecologico di questa scoperta non è affatto trascurabile, se si considera che la lana inutilizzata rappresenta un rifiuto speciale, il cui smaltimento comporta costi elevati attraverso inceneritore; si stima, invece, che il riciclo di questo materiale attraverso la coibentazione degli interni abbia un basso impatto ambientale.
Il materiale utilizzato, infatti, consiste in fibre di lana provenienti da pecore da latte allevate allo stato semi-brado in pascoli selvatici nel territorio sardo; si tratta di prodotti di scarto per le industrie tessili, che non possono utilizzarle per la produzione e dovrebbero smaltirle, con ingenti costi e notevole inquinamento.
Le prestazioni implementate da Edilana, invece, non determinano la produzione né di anidride carbonica e additivi sintetici né di Voc (composti organici volatili); inoltre, si tratta della prima realtà produttiva, a livello europeo, che non prevede il consumo di risorse idriche.
Il “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, principio enunciato da Lavoisier, appare in questo caso applicato alla lettera con ottimi esiti.
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