Catturare l’energia dispersa nell’ambiente è l’ultima filone geniale per il risparmio energetico e per ovviare all’inquinamento. Questo concetto si chiama energy harvesting, o power harvesting o ancora energy scavenging.
Grazie a nuovi piccoli dispositivi autonomi è possibile recuperare piccole quantità di energia derivanti dalle vibrazioni, dal moto e dalle onde elettromagnetiche presenti nell’etere (come ad esempio quelle dei telefonini o della tv).
A tal fine sono già stati ideati vari prototipi: dalle scarpe con recupero elettromagnetico alle tensostrutture a copertura stradale in grado di catturare l’energia derivata dalle correnti d’aria del traffico; perfino l’abbigliamento in grado di inglobare l’energia prodotta dal movimento di gambe e braccia, fino a manti stradali in grado di assorbire le vibrazioni dei veicoli e trasformarle in energia elettrica.
Ma a cambiare è anche il concetto di abitazione. Varie sono già le soluzioni trovate, delle quali abbiamo spesso parlato, oggi invece vi parliamo invece dei sistemi wireless, in grado di ricavare energia dall’ambiente circostante (movimento, luci, differenze di temperatura).
Ecco qualche nuova tecnologia:
Per quanti amano in generale osservare le tecnologie di ultima generazione, o sono interessati a tali tecnologie per futuri acquisti, possono recarsi alla prossima Mostra Convegno Expocomfort 2012 presso la Fiera di Rho (Mi) che si terrà dal 27 al 30 marzo allestita dalla EnOcean Alliance, associazione che raccoglie più di 250 aziende in cerca di soluzioni nei progetti di edilizia sostenibile, finalizzate a ottimizzare l’efficienza energetica degli edifici.
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