Energia dal mare: un nuovo progetto in Scozia
Sono ancora poche le centrali che sfruttano l’energia proveniente dal moto ondoso dei mari, ma si stima che nei prossimi anni tenderanno ad aumentare sempre più.

Finora il Nord Europa vanta il primato, in particolar modo la Scozia con le sue isole Islay, Jura e le Orcadi. La posizione di questo territorio consente di sfruttare l’energia prodotta dall’incontro fra le acque dell‘Oceano Atlantico e il Mare del Nord, dove le onde che lambiscono la costa toccando anche punte di 10 mt di altezza.
Vi avevamo già presentato il progetto Oyster 2 messo a punto dall’impresa scozzese Aquamarine Power ed inaugurato nell’ottobre 2010.
Visti i grandi risultati, ottenuti anche grazie alla collaborazione di 30 imprese locali, la Scozia ci crede sempre di più e punta sul raggiugimento di una copertura energetica pari al 100% derivanti proprio da energia marina (in Scozia sono presenti comunque centrali nucleari come quella a Largs, vicinissima a Glasgow, della stessa tecnologia di Fukushima, l’obiettivo quindi è diversificare al massimo )
Il governo ha approvato 6 nuovi progetti che sfrutteranno l’energia delle onde e 4 che sfrutteranno l’energia delle maree, presumibilmente che potranno partire già dal 2013.
Questi nuovi impianti sono stati inclusi in attenti piani di valutazione dell’impatto ambientale, al fine di tutelare lo sviluppo sostenibile dei siti destinati alle future installazioni.
L’Aquamarine Power sta lavorando alla diffusione su larga scala degli impianti Oyster, grazie agli ulteriori finanziamenti ricevuti nell’ultimo anno e necessari per completare i lavori.
L’obiettivo è collegare il generatore in tempi brevi all’Energy Centre Europeo delle Isole Orcadi, di modo che entro il 2020 potranno essere alimentate ben 750.000 abitazioni scozzesi.
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