L’energia eolica sarà importante non solo come fonte di energia rinnovabile, ma anche come volano di ripresa occupazionale: è interessante a questo riguardo la stima di indotto in termini occupazionali fatta di recente dall’EWEA (European Wind Energy Association, l’Associazione europea dell’industria eolica).
Secondo l’EWEA, ben 250.000 nuovi posti di lavoro saranno creati dall’eolico in Europa da qui al 2020. Se oggi gli impiegati nel settore dell’energia eolica sono circa 200.000 nel territorio europeo, nei prossimi 10 anni, considerato il probabile sviluppo soprattutto dell’eolico offshore, la cifra dovrebbe arrivare a circa 450.000.
Determinante come dicevamo, lo sviluppo atteso nel segmento dell’eolico offshore: l’energia eolica prodotta offshore dovrebbe contribuire fino al 10% della domanda elettrica europea nel medio-lungo termine e soprattutto nel 2025 potrebbe contare con un numero di occupati superiore a quello degli occupati nell’eolico onshore, con un gap destinato a crescere ulteriormente in seguito.
Nel 2030, stima il direttore esecutivo Ewea, Christian Kjaer, su dieci posti di lavoro nel settore dell’energia eolica, ben sei saranno per l’eolico offshore.
Grande impulso, oltre allo sviluppo di impianti eolici marini, è atteso in termini occupazionali anche dalle attività di adeguamento e manutenzione delle reti elettriche e le attività di formazione di ingegneri e tecnici.
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