L’esame baropodometrico, eseguito da professionisti specializzati in postura e riabilitazione, serve per studiare le pressioni del piede e il modo di camminare di un paziente al fine di curare e/o prevenire l’ insorgenza di problemi e complicazioni strutturali non solo a carico dei piedi, ma anche di schiena, caviglie e ginocchia
Avere una corretta postura e camminare bene, infatti, è molto importante. Procedere con un passo corretto comporta un maggior senso di equilibrio , l’assenza di tensioni a carico delle articolazioni del piede e nei livelli articolari soprastanti (ginocchio, anca, caviglia, schiena, spalle, tratto cervicale) oltre ad un minore dispendio energetico. Tutto ciò si riflette di conseguenza sul benessere fisico in generale ed anche sull’umore.
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Si tratta di una valutazione dei piedi sia dal punto di vista anatomico che funzionale. Fornisce una registrazione grafica della pressione che i piedi esercitano su un piano d’appoggio, sia quando il paziente è in piedi sia quando cammina. Studiando come tali pressioni si distribuiscono, è possibile valutare la biomeccanica posturale e locomotoria del paziente, oltre ad eventuali variazioni patologiche.
Da questo esame, lo specialista riesce a riconoscere, oltre ad eventuali patologie del piede, anche altre patologie che riguardano altri segmenti corporei connessi ai piedi sia a livello anatomico che funzionale.
Serve per valutare la qualità dell’appoggio dei piedi a terra, dando così informazioni sulle pressioni scambiate tra il terreno e la superficie d’appoggio dei piedi stessi. In questo modo è possibile valutare in maniera approfondita la modalità di esecuzione del passo ed eventuali alterazioni durante la deambulazione.
Sulla base delle predette informazioni, lo specialista sarà così in grado di fornire le indicazioni terapeutiche più adatte per correggere l’appoggio del piede attraverso l’eventuale progettazione e strutturazione di un plantare correttivo/contenitivo.
L’esame baropodometrico può essere eseguito sia a scopo diagnostico che preventivo.
L’esame è costituito da 2 fasi:
Il paziente è in piedi, sopra ad un tappeto sensibile alla pressione, con i piedi in “posizione anatomica”, ovvero aperti a 30°, con le braccia morbide abbandonate lungo i fianchi e con lo sguardo rivolto dritto davanti a sé.
Il tappeto è collegato ad un sistema computerizzato che, attraverso un monitor, consente la valutazione degli appoggi del piede dal punto di vista quantitativo e qualitativo.
In questa prima fase si valutano:
A questo punto, lo specialista chiede al paziente di camminare (anche ripetute volte) sulla pedana per circa 1 minuto (solo 30 secondi per coloro che hanno difficoltà nella deambulazione). Questa analisi – che può essere effettuata con o senza calzature – è fondamentale per valutare l’appoggio del singolo piedi e quando si trova in equilibrio. Infatti, in questa fase, vengono verificati:
È un esame piuttosto rapido. Di media, dura all’incirca 5 minuti.
La fase statica si esegue in posizione eretta tenendo i piedi a 30° (posizione anatomica), con le braccia rilassate stese lungo i fianchi e lo sguardo dritto.
La fase dinamica può essere svolta scalzi o indossando le calzature.
In genere, l’ortopedico prescrive questo tipo di esame nel momento in cui il paziente lamenta fastidi a livello del sistema muscolo- scheletrico, come male alla schiena, lombalgia, male ai piedi. Ed anche in caso di problemi sospetti derivanti dalle articolazioni.
Ci sono apposite strutture specializzate anche convenzionate ASL. Per i bambini è possibile eseguire l’esame presso il pediatra. Inoltre, può essere effettuato preso gli studi dentistici al fine di individuare problemi di masticazione causati da una postura errata così da intervenire con bite personalizzati.
Il costo varia tra le varie regioni e dipende molto anche dal professionista a cui ci si rivolge.
Indicativamente, possiamo dire che, di per sé, l’esame costa 40 euro. Associato alla visita posturale, il costo sale a 80-90 euro.
L’eventuale plantare pressorio personalizzato può poi costare dai 120 ai 180 euro.
Per finire, ecco alcuni articoli su alcune terapie riabilitative, tradizionali e non:
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