Orto e giardino

Festuca: una piantina dal potenziale decorativo che richiede poche cure

Costa poco, cresce poco, non necessita di cure e si adatta ad ogni tipo di terreno

La Festuca è una delle più piccole piante ornamentali ed è conosciuta comunemente come ‘erba dei prati’. Si adatta con facilità ad ogni terreno ed è molto apprezzata nella realizzazione facile di manti erbosi in giardini privati e verdi pubbliche. Una caratteristica infatti è quella di non necessitare di molta manutenzione: elemento fondamentale quando si tratta di giardini pubblici o privati da tenere ad erba sullo stile del manto erboso inglese.

Festuca: una piantina dal potenziale decorativo che richiede poche cure

Crescere poco, resistere al clima avverso e alle malattie, offrire un adeguato livello estetico e ottima calpestabilità, insomma non avere bisogno di cure particolari ma durare nel tempo rende questa erba tra le più richieste per i prati fino. Infatti, fino a qualche anno fa si era costretti a pianificare dei programmi biotecnici intensivi e molto onerosi per riuscire a mantenere sempre in salute un cosiddetto prato all’inglese.

La domanda di tappeti erbosi contenenti questa varietà negli ultimi anni è davvero cresciuta fino a coprire quasi interamente il settore.

Conosciamo meglio questa piantina così importante per gli appassionati e operatori del giardini.

Le caratteristiche della Festuca

Chiamata comunemente chiamata erba dei prati, è una piccola piantina che per il suo portamento semplice ma decorativo viene utilizzata per realizzare giardini a verde.

Appartiene alla famiglia botanica delle Poaceae o Graminaceae e include molte specie di erbe perenni.

La più comune in Europa è la Festuca Glauca, erba sempreverde che forma manti erbosi compatti e densi, molto belli esteticamente. Cresce in terreni magri, calcarei, sabbiosi, esposti al sole. Tollera la siccità ma resiste bene anche al freddo.

Adatta per la formazione di prati decorativi, viene utilizzata anche per i pascoli nelle zone fredde, nei terreni asciutti di montagna per la tecnica di affienamento.

Ma molte sono le specie di questa pianta erbosa.

Origini della Festuca

La festuca è originaria delle regioni a clima temperato freddo. Pianta che cresce spontanea in Italia e in gran parte dell’emisfero boreale è stata oggi introdotta in Australia, Nuova Zelanda, Patagonia.

Tutte le specie di Festuca

Sono molte le specie di questa pianta perenne sempreverde.

  • F. glauca. È la varietà più utilizzata per la decorazione di giardini a manto erboso denso e sempreverde. Forma dei cuscini erbosi con foglie filiformi di colore blu-grigio. I fiori che si formano in estate sono infiorescenze a spighette lunghe circa 25 cm.
festuca glauca
Festuca glauca

 

  • F. ovina. Si tratta di una graminacea perenne, rustica di ottima adattabilità, composta da cespi molto ampi e con radice profonda. Questa erba sopporta sia il caldo e la siccità sia il freddo e i terreni umidi. Ha uno sviluppo mediamente precoce.
Festuca ovina
Festuca ovina
  • F. pratensis. Anche questa è una graminacea cespitosa: forma cioè cespi con steli alti 45-110 cm e molti germogli. Ha foglia larga ed è coltivata per la sua adattabilità ai vari climi e terreni presenti in zona montana o collinare per l’ottima qualità del foraggio ma anche per realizzare prati nelle zone a clima freddo.
Festuca pratensis
Festuca pratensis
  • F. rubra. Presente anche nella zona alpina perché altamente resistente al freddo, meno alla siccità e al caldo. Appartiene alla stessa famiglia di graminacea perenne, rizomatosa di bassa taglia non supera i 50 cm. Cresce in terreni umidi ma anche aridi e calcarei. Resiste molto al calpestio e per questo è una tipica pianta per pascoli estensivi e molto sfruttati.
Festuca rubra
Festuca rubra
  • F. scoparia. Sempreverde che presenta un fogliame verde lucente. Cresce soprattutto in terreno sabbioso con esposizione al sole e mezz’ombra. Appartiene alla famiglia delle Poaceae, il suo periodo di fioritura è giugno- agosto. Utilizzata prevalentemente per decorazione.
Festuca scoparia
Festuca scoparia

Alcune specie selvatiche sono utilizzate come foraggio. La pianta, come tutte le graminacee, è caratterizzata dalla spiga e dai relativi chicchi, nonché dalla formazione di paglia.

Come si coltiva la Festuca glauca

La più diffusa è la glauca. Pianta erbacea che ama terreni soleggiati o semi-ombrosi, resiste bene anche a temperature sotto i 10 gradi, meno al caldo.

Quando cresce in montagna, a causa del clima rigido e delle gelate le foglie della pianta potrebbero perdere il colore blu-grigiastro e divenire più giallo.

  • Terreno. Si adatta facilmente a qualsiasi tipo di terreno ma preferisce quello leggero, soffice e ben drenato. Tollera anche i terreni acidi a pH 5,5 ed  alcalini a pH 8,5,  ma teme quelli troppo umidi o troppo pesanti.
  • Annaffiature e concime. Non necessita di molte cure: in estate sono sufficienti le piogge mentre nei periodi di siccità va annaffiata solo quando il terreno si presenta completamente asciutto. In primavera è buona norma somministrare un concime specifico per piante verdi, mentre in autunno meglio utilizzare un concime granulare a rilascio lento.
  • Fioritura. Produce i fiori in estate, da giugno ad agosto. I fiori nascono dal centro dei cespi e fanno la comparsa come sottili fusti con fiori raccolti in infiorescenze denominate spighette lunghe circa 25 cm.
  • Potatura. Si consiglia di potare la pianta per favorire l’infoltimento e per rimuovere le foglie secche. La pianta va potata a 5 cm dal terreno, sollevando i ciuffi di foglie morte e la potatura va eseguita con un attrezzo specifico ben disinfettato. Anche le infiorescenze secche vanno tagliate prima della maturazione dei semi in modo da evitare che cadendo sul terreno si auto-seminano facendo diventare la pianta infestante.

Moltiplicazione della Festuca

La glauca si propaga in primavera sia per seme sia per divisione di cespi. Vediamo il dettaglio.

  • Per seme. La semina si effettua in primavera inoltrata in terreno leggero e mantenuto umido almeno fino alla comparsa dei germogli. Solo quando le piantine sono sufficientemente grandi possono essere messe a a dimora, solitamente a settembre. Vanno poste in buche ben lavorate e ben drenate distanti tra loro 40-50 cm. Dopo il trapianto si procede con un’abbonante bagnatura per favorire un veloce attecchimento delle radice nella nuova dimora.
  • Per divisione dei cespi: va eseguita ogni 2 o 3 anni quando le parti centrali delle piante tendono ad ingiallire. Si esegue tra settembre e aprile estraendo il cespo dal terreno, dividendo in più parti il pane radicale e ponendo le radici a dimora in singoli vasi, mantenute poi umide fino ad ottenere i nuovi germogli.

Come coltivare in vaso la Festuca glauca

La festuca è una pianta ornamentale facile da coltivare anche in vaso di terracotta o plastica per decorare balconi, terrazzi o porticati.

Il vaso deve essere largo e profondo riempito con terreno adatto allo sviluppo delle radici mescolato a materiale drenante.

In vaso va annaffiata ogni volta che il terreno appare asciutto, ma con moderazione. Va inoltre concimata una volta all’anno, con concime ternario contenente azoto, fosforo e potassio.

Rinvaso della Festuca glauca

La festuca coltivata in vaso, superato l’inverno si rinvasa ogni 2-3 anni in primavera quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio del vaso.
Per questa operazione si utilizzerà un vaso un po’ più grande del precedente, va cambiato il terriccio con nuovo terriccio ricco di sostanza organica e si consiglia di mettere sul fondo del nuovo vaso dei pezzi di coccio o comunque materiale che ne favorisca il drenaggio.

Festuca arundinacea

La varietà arundinacea rientra nella famiglia delle microterme, le erbe più diffuse in Italia e Europa. Si distingue per l’ apparato radicale molto sviluppato in profondità e per la struttura fogliare dura e rigida che permettono a questa erba da prato di:

  • essere resistente al freddo e al caldo
  • resistente a malattie e parassiti
  • non avere bisogno di concime
  • necessitare di poca acqua di irrigazione
  • crescere lentamente e quindi tagliata più di rado

Grazie a queste prestazioni la arundinacea è considerata come erba idonea alla realizzazione di prati verdi con minima manutenzione che vuol dire spese e tempo.

  • cresce lentamente: quindi non è necessario il taglio del prato con la stessa regolarità di un’altra specie.
  • non si ammala e resiste a freddo e caldo anche con poca irrigazione: perfetta per chi vuole ridurre il tempo di cura o le spese del giardiniere
  • molto tollerante al calpestio e questo la rende apprezzata anche per giardini pubblici o aree a verde.

Festuca: abbinamenti con altre piante

Per realizzare un bel giardino sempreverde si consiglia di abbinare alla festuca le seguenti piante

  • Calamagrostis, appartenente alla famiglia delle poacee, conta 260 specie che si trovano principalmente nelle regioni temperate della Terra
  • Imperata cilindrica, pianta erbacea perenne, graminacea con un bel fogliame rosso
  • Lonicera nitida, pianta appartenente alla famiglia dei caprifogli a crescita lenta, forma cespugli larghi folti e compatti con fogliame sempreverde, fiori bianco crema e bacche violacee.
  • Miscanthus, graminacea rustica che viene coltivata per la produzione di biomassa vegetale ma che trova impiego anche come pianta ornamentale apprezzata per la sua elevata resistenza
  • Panicum, graminacea perenne coltivata a scopo ornamentale in vaso e in piena terra ed apprezzata per il suo fogliame di colore blu-argenteo.

Parassiti e malattie della Festuca

Tutte le specie di Festuca sono molto resistenti sia ai parassiti come afidi e cocciniglia che alle malattie.

Temono unicamente il marciume delle radici, causato dal ristagno prolungato di acqua. Il marciume delle radici va eliminato coltivando la pianta in piena terra o in vaso con buon drenaggio.

Si può affermare comunque che la festuca è una pianta a bassa manutenzione, quasi completamente autonoma che non necessita di trattamenti antiparassitari o cure particolari.

Tra i difetti di questa erba la leggera tendenza alla decolorazione nel caso di climi molto rigidi.

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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