La fibra di mais è un prodotto ecocompatibile e 100% naturale che viene principalmente utilizzato per realizzare pannelli termoisolanti. Il suo impiego, però, non si limita solamente al settore edile. Scopriamo insieme qualcosa di più.
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È un prodotto di recente origine che viene ricavato dai chicchi di mais.
Con la fibra di mais si realizzano pannelli 100% biodegradabili che non contengono alcun tipo di sostanza tossica e non comportano alcun rischio per la salute dell’uomo, né in fase di utilizzo né durante la messa in opera.
Oltre ad essere altamente traspirante, questa fibra possiede ottime proprietà isolanti termoacustiche. Ed ancora, in caso di incendio, produce poco fumo ed è è autoestinguente.
Anzitutto, i chicchi di mais vengono fatti fermentare in modo da estrarre l’acido polilattico che, in un secondo momento, viene lavorato per la produzione delle fibre.
Per produrre i pannelli si usa una miscela di fibre composta da:
Tali fibre, sovrapposte in veli sottili, vengono inseriti in forni impostati ad una temperatura di 160 C°. Ciò per consentire la termolegatura delle fibre e la formazione di pannelli aventi spessore e densità differenti.
Ecco nel dettaglio le sue proprietà.
In ambito edilizio, la fibra di mais viene utilizzata come materiale isolante, e non solo. Ci sono varie aziende del settore che esile che realizzano pannelli isolanti in fibra di mais. Si tratta di pannelli naturali che vengono utilizzati per l’isolamento dei tetti ed anche per l’isolamento delle pareti verticali.
In genere, vengono venduti in lastre aventi dimensioni 2000 x 1000 mm, e spessore variabile da 20 a 60 mm.
I pannelli in fibra di mais sono:
Disponibile sotto forma di pannelli aventi spessore che va da 20 a 100 mm, la fibra di mais trova applicazione come isolante, sia termico che acustico, nelle seguenti condizioni:
Con questo prodotto, è possibile anche realizzare un tessuto biodegradabile. La fibra si ricava dalla polimerizzazione dell’acido polilattico (Poly Lactic Acid PLA), ottenuto dalla fermentazione dell’amido del mais.
Il tessuto che si ottiene offre le caratteristiche e quel comfort che sono propri delle delle fibre naturali più conosciute, come la lana, la seta e il cotone. Inoltre, condivide anche alcune buone proprietà che sono tipiche delle fibre sintetiche, come il basso costo e la facilità di cura e lavaggio.
I tessuti realizzati con questa fibra vegetale sono resistenti alla sporcizia e si smacchiano facilmente.
Hanno inoltre una buona resilienza e non infeltriscono. Resistenti ai raggi UV, offrono una ridotta infiammabilità.
In genere, questi tessuti vengono impiegati per le loro proprietà igroscopiche e la facilità di tessitura. Vengono spesso utilizzati nell’ambito della pesca e dell’agricoltura, specie per la fabbricazione delle reti e dei capi di vestiario specifici. Ed ancora, il tessuto in fibra di mais è utile per la fabbricazione di prodotti utile per la filtrazione come ad esempio corde e reti di contenimento.
Infine, essendo un tessuto molto morbido, elastico e duraturo, e del tutto ipo-allergenico, quello in fibra di mais è un prodotto eccezionale per produrre materassi e imbottire per coperte. Molto facile da pulire, assorbe l’umidità, migliorando di molto il sonno e favorendo così il giusto riposo.
In generale, le fibre vegetali aggiunte ai cibi ne vanno a migliorare le loro caratteristiche salutistiche. In particolare vanno a migliorare notevolmente il benessere della flora batterica dell’intestino. Tra le varie, un ruolo importante lo riveste anche la fibra derivante dal mais. Una fibra dietetica solubile che si ricava dall’amido del mais tramite un processo di destrinizzazione associato a un trattamento enzimatico. Nel momento in cui la fibra di mais raggiunge il colon, viene attaccata dai batteri che risiedono in esso e che la usano come una sorta di substrato energetico.
Con un’eccellente solubilità a freddo, può essere usata in formulazioni diverse, senza andare ad influire sulla struttura del prodotto finito, né in termini di gusto né di struttura.
È un ingrediente non calorico e non dolcifica. Presenta una stabilità elevata all’acidità, ai cicli di congelamento-decongelamento e ai trattamenti di tipo termico.
Trattandosi di un materiale naturale al 100%, si dissolve apportando un impatto ambientale nullo. Totalmente biodegradabile, nel giro di 3 mesi circa si trasforma in anidride carbonica e acqua grazie all’azione dei microrganismi che sono presenti nel terreno e nell’acqua del mare.
In alternativa, è completamente riciclabile e riutilizzabile come materia prima se ben conservata.
È un prodotto naturale ed ecocompatibile per tutta la durata del suo ciclo vitale. L’eventuale smaltimento della fibra di mais è da considerarsi alla stessa stregua del compostaggio dei rifiuti domestici umidi.
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