Piante e fiori

Ficus benjamin: cura e coltivazione di questa pianta tropicale ideale per gli interni

Una pianta sempreverde molto apprezzata per il suo potenziale decorativo

Ficus: andiamo a scoprire tutti i segreti per coltivare questa pianta tropicale che conta oltre 800 specie differenti, tra cui anche il ficus benjamin, apprezzatissimo per la funzione decorativa negli interni. Vedremo quali sono le specie principali di questa pianta, capace di regalare grosse soddisfazioni ai pollici verdi.

Il ficus benjamin o fico beniamino o ancora bengiamino (Ficus benjamina) è una pianta sempreverde originaria delle zone tropicali dell’Africa e dell’Asia. Appartiene alla famiglia delle Moracee e all’interno del suo gruppo comprende specie molto variegate: da alberi a rampicanti, piante sempreverdi e piante a foglia caduca.

Un elemento che però accomuna tutte le specie è la presenza dei siconi: si tratta di infiorescenze contenenti fiori unisessuali (tutti maschi o tutti femmina). Un’apertura nella parte superiore facilita l’accesso agli insetti per l’impollinazione.

La pianta produce un liquido irritante per la pelle e per gli occhi. Quest’ultimo, prodotto nei canali laticiferi, in alcune zone viene sfruttato per la creazione delle gomme. #advanceampads0#

Un tempo si riteneva che questa pianta fosse sacra, per cui era usanza coltivarlo in prossimità dei templi, di cui era custode.

Ma ora vediamo quali sono le sue caratteristiche, i consigli per curarlo al meglio e i problemi che si affrontano più comunemente con questa pianta di ficus.

Ficus benjamin: caratteristiche

Il ficus benjamin è originario dell’Asia. È un albero molto alto che tocca anche i 30 metri se coltivato nelle sue zone di provenienza, mentre non supera i 3-4 metri nelle nostre case.

Viene scelto spesso come pianta decorativa per gli appartamenti, con le sue foglie di colore verde, lucide e di forma ovale. I rami sono sottili e ricoperti di una chioma folta. Necessita di poche accortezze.

Ficus benjamin: cura e collocazione

Cominciamo col dire che questa pianta necessita di terreni acidi, ma riesce a sopravvivere anche in zone con terriccio neutro. Per una buona fioritura si consiglia di mescolare letame maturo, terriccio d’erica e foglie decomposte.

Al momento della messa a dimora del ficus benjamin, il terriccio deve essere permeabile, l’acqua non deve ristagnare altrimenti le radici marciscono con facilità. Per questo si consiglia sempre di lasciare sul fondo del vaso almeno 1-2 centimetri di argilla espansa o ghiaia, che trattengano l’acqua.

Provenendo da un clima tropicale, la temperatura ideale si aggira dai 18° notturni ai 22° diurni. Bisognerà avere l’accortezza di sistemare la pianta in casa durante l’inverno, a meno che non viviate in zone dove le temperature sono abbastanza alte, come il sud Italia.

Fondamentale la sua collocazione al riparo dai raggi diretti del sole: la posizione deve essere luminosa, in modo da favorirne la crescita. Se il locale non è molto luminoso, una adeguata illuminazione artificiale sarà di aiuto.

Importante sarà anche tenere il vostro ficus benjamin lontano da correnti d’aria, soprattutto nei mesi freddi. Gli improvvisi cambiamenti di temperatura (e di luce) possono essere fatali alla pianta.

Questa pianta necessita di umidità, in proporzioni del 70-80%. Per questo motivo, soprattutto durante l’estate, bisognerà abbondare con le irrigazioni. L’acqua dovrà essere versata non solo nel vaso, ma spruzzata anche sulle foglie. In questo modo, grazie agli stomi, sarà la pianta stessa che regolerà l’assorbimento dell’acqua in base alle sue necessità. State però attenti ai ristagni, come anticipato.

Come curare un ficus benjamin: la concimazione

Non diversamente dalla stragrande maggioranza delle piante, per essere in salute, il vostro ficus benjamin ha bisogno di qualche fertilizzante. Del concime liquido in soluzione bilanciata (azoto, fosforo e potassio in parti uguali), disciolto nell’acqua nelle proporzioni indicate in confezione, aiuterà la vostra pianta ad essere in salute.

La concimazione va indicativamente fatta una volta al mese in primavera ed estate ed una volta ogni due mesi in autunno ed inverno.

 

 

Il ficus benjamin si sviluppa notevolmente in altezza: può arrivare a 3/4 metri quando coltivato in casa.

Come potare un ficus benjamin

Potare correttamente il ficus benjamin è importante per due ragioni. Da un lato, aiuta la pianta a dare uguale luce a tutte le foglie. Dall’altra, contribuisce ad avere un aspetto armonioso, senza parti morte o buchi, mettendo ordine tra rami vecchi e nuovi.

La potatura del vostro ficus benjamin va fatta:

  • Con delle cesoie da gradino.
  • Verso fine estate / inizio autunno, non nei periodi di crescita e gemmazione.
  • Individuando e potando solo i rami morti e spezzati, senza foglie. Mai potare rami vivi, danneggereste i tessuti viventi della pianta.

Perché il ficus benjamin perde le foglie?

Come anticipavamo, le foglie di questa pianta sono molto sensibili a variazioni di luce e di temperatura. Non di rado, capita che semplicemente spostando il vostro ficus benjamin da una stanza all’altra del medesimo appartamento, comincino ad apparire foglie gialle o che cadano diverse foglie.

Questo capita a volte anche quando le condizioni del nuovo ambiente sono comunque ideali. Se così fosse, vedrete la vostra pianta rifiorire. Se invece così non fosse… c’è qualcosa da sistemare!

L’altra causa potrebbe essere – soprattutto nei mesi caldi – l’insufficiente o l’eccessiva innaffiatura.

Altra possibile causa: la mancanza di adeguato apporto di elementi nutritivi, che invece un’adeguata concimazione viceversa fornisce.

Ficus benjamin: malattie e parassiti

Queste piante sono particolarmente soggette all’attacco dei parassiti, mentre riescono a resistere bene alle malattie. In particolare, possono esseri colpite da acari, ragnetti rossicocciniglie e tripidi.

Si consiglia di controllare regolarmente la pianta, soprattutto le pagine inferiori delle foglie, dove tendono ad annidarsi i parassiti, che cominceranno a mostrare i caratteristici puntini gialli.

Schematicamente:

  • Per eliminare gli afidi, potete ricorrere ad antiparassitari naturali, amici delle piante e dell’ambiente (oltre che della nostra salute).
  • Invece il ragnetto rosso può essere eliminato semplicemente aumentando l’umidità della pianta, bagnando le foglie del ficus. Amante dei luoghi secchi, potrebbe trovare poco congeniale la mutata situazione.
  • Infine, la cocciniglia può essere eliminata con un semplice bastoncino di cotone imbevuto di alcol.

Le altre varietà di Ficus

Vediamo anche brevemente quali sono le altre varietà di questa bellissima pianta fra cui il comune Fico (ficus carica) i cui frutti (anzi fiori) sono i buonissimi fichi.

Ficus elastica

Il ficus elastica è noto anche come ficus indiano, dalle sue origini. Le foglie sono particolarmente grandi, di colore verde scuro nella parte superiore e più chiare nella pagina inferiore.

Possono tollerare maggiormente condizioni di scarsa umidità essendo dotate di una cuticola molto spessa. Crescono bene anche in casa.

Pianta di ficus elastica

Ficus robusta

Chiamato anche come albero da gomma, questa pianta può raggiungere anche i 2 metri d’altezza. Le foglie sono rivestite di una guaina di colore rosso durante la fase iniziale della crescita, poi si sviluppano arrivando a raggiungere i 30 centimetri di lunghezza.

È una pianta perenne, utilizzata spesso per abbellire appartamenti ed uffici per la sua grande visibilità estetica.

I ficus robusta sono facilmente riconoscibili dalla guaina rossa

Ficus lyrata

Il ficus lyrata è per alcuni aspetti simile alla specie del ficus elastica, ma le foglie sono molto più grandi (fino a 60 cm) ed hanno la caratteristica forma ondulata che sembra ricordare un violino.

Originaria dell’Africa, non supera 1 metro e mezzo di altezza se coltivata in appartamento, mentre nelle zone d’origine si sviluppa come un vero e proprio albero.

Le foglie caratteristiche del ficus lyrata

Ficus ginseng (o ficus bonsai)

Spesso questa pianta viene scelta da chi vuole avvicinarsi al mondo dei bonsai, ma ha ancora scarse conoscenze in merito. Il ginseng (noto anche con il nome di ficus bonsai) riesce a svilupparsi in condizioni particolari, come la scarsa luminosità o l’eccesso di acqua nel terriccio.

Si caratterizza per il suo tronco largo e le radici aeree di tipo nodoso, con foglie verdi sempre lucide per tutto l’anno. Il nome scientifico è in realtà ficus retusa.

Alcuni esemplari di ficus ginseng

Altri approfondimenti utili

Ecco alcuni consigli per coltivare le tue piante in modo naturale:

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Published by
Alessia

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