Filippine: Coca Cola e WWF lanciano cartellone pubblicitario veramente TuttoGreen
Coca Cola e il World Wildlife Fund hanno realizzato un progetto di pubblicità “sostenibile” nella città di Makati nelle Filippine che è davvero curioso: si tratta di una enorme cartellone pubblicitario, Billboard in inglese, delle dimensioni molto considerevoli di 18 metri per 18 metri e rappresenta ovviamente una bottiglia di Coca Cola “disegnata” nei contorni da ben 3600 piante verdi, (piante da tè Fukien).

La pubblicità ha un messaggio che dice “Questa Pubblicità assorbe i fattori inquinanti dell’aria“, come dargli torto, l’installazione a regime potrà assorbire ben 23.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Eccovi il cartellone nella sua interezza, che ne pensate? mossa strategica di Green Marketing o può essere un’effettiva svolta nella comunicazione?
A parte l’originalità e la strana sensibilità ambientale, non possiamo dimenticare che da molti anni la Coca Cola è boicottata in tutto il mondo.
Dal 1989 ad oggi il sindacato colombiano SINALTRAINAL ha subito decine di sequestri, torture, minacce di morte, sfollamenti forzati, montature giudiziarie.
8 leader sindacali sono stati assassinati.
Coca-Cola Company è accusata di essere responsabile di questa campagna repressiva attuata per mezzo degli ‘squadroni della morte’ dei paramilitari colombiani.
DOPO IL FALLIMENTO DELLE TRATTATIVE A NEW YORK
DAL 16 OTTOBRE 2007 SINALTRAINAL RIPRENDE IL BOICOTTAGGIO (http://www.tmcrew.org/killamulti/cocacola/)
La The Coca-Cola Company è stata accusata di non osservare standard produttivi adeguati alla salvaguardia della salute dei consumatori e dei lavoratori. In particolar modo in India la Coca-Cola ha subito numerosi boicottaggi e proteste a causa della condizione degli stabilimenti locali, ritenuta scarsamente igienica, e alla presunta inosservanza della tutela dell’ambiente. In India, nel 1970, la Coca-Cola fu bandita poiché la Compagnia si rifiutava di rendere pubblica la lista degli ingredienti della propria bevanda. La messa al bando proseguì fino al 1993. Successivamente, in seguito a uno studio condotto dal Center for Science and the Environment (CSE) (laboratorio scientifico indipendente a Nuova Delhi) che rivelò la presenza in Coca-Cola e Pepsi di residui di pericolosi pesticidi in concentrazioni fino a trenta volte maggiori dei limiti stabiliti dalle norme indiane ed europee, il 7 dicembre 2004, la Suprema Corte dell’India impose alle multinazionali l’obbligo di apporre su tutte le confezioni un’etichetta recante l’attestazione di pericolo per i consumatori.
Fonte –> (http://it.wikipedia.org/wiki/Coca-Cola)
Non parliamo poi dei danni alla salute: “La Coca-Cola è stata accusata di provocare danni alla salute, anche perché, fra i suoi ingredienti, figurano la caffeina ed elevate quantità di zucchero. A causa delle forti dosi di caffeina e di zuccheri semplici (soprattutto caramello), è una bevanda eccitante e molto calorica. L’azienda si difende affermando che la quantità di zuccheri semplici che contiene il suo prodotto è paragonabile a quella di succhi di frutta o altre bevande estive…(continua) ”
Fonte –>(http://it.wikipedia.org/wiki/Coca-Cola)
E’ difficile pensare che una “multinazionale” il cui Dio è, solo ed esclusivamente, il “profitto” possa cambiare, operando per il bene dell’umanità.
un saluto di pace
madu