Scopriamo tutte le proprietà e goi utilizzi dei fiori di Calendula in fitoterapia e per la cura della pelle. La Calendula officinalis offre dei meravigliose fiori dalle tinte gialle e arancione brillante, che non solo fanno risplendere i giardini d’estate, ma sono anche dei preziosissimi alleati per la bellezza e il benessere di tutto il corpo.
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La calendula è diffusa nell’area mediterranea. Allo stato selvatico la si trova nei vigneti, nei campi di frumento e nei piccoli sentieri campestri. Pur amando i terreni argillosi si sviluppa bene anche nelle zone paludose, purché esposte al sole.
Si tratta di un a pianta erbacea piuttosto rustica che può anche essere coltivata un po’ ovunque nel nostro Paese in quanto resiste sia alle temperature molto fredde che al caldo siccitoso- La semina va fatta nel periodo aprile-maggio.
La raccolta va effettuata durante il periodo aprile-giugno e poi nel periodo settembre-novembre. I capolini vanno recisi appena al di sotto della loro inserzione usando semplicemente le unghie.
Per le sommità fiorite, invece, vanno raccolti i rametti quando la maggior parte dei capolini è fiorita.
È una pianta erbacea alta fra i 20 e i 50 cm, legnosa alla base, con il fusto ricoperto da una leggera peluria.
Se il periodo è quello giusto (inizio estate o autunno inoltrato) potete raccogliere direttamente voi i fiori ed essiccarli in casa non sarà difficile.
In alternativa è possibile acquistare in erboristeria dei preparati già pronti, nella maggior parte dei quali, però, è mischiata con altre piante.
Una volta seccati, vanno riposti all’interno di contenitori di vetro da collocare in un luogo fresco, buio, asciutto e ben aerato.
Vantano interessanti proprietà terapeutiche in quanto, all’interno dei loro petali, sono contenuti composti attivi che hanno proprietà curative e lenitive.
I principi attivi che si trovano nei fiori sono:
Nel pigmento giallo dei fiori sono inoltre contenuti:
Per la presenza dei predetti principi, questi fiori possiedono le seguenti proprietà benefiche:
Viste le sue specifiche proprietà, hanno un ampio utilizzo in ambito medicinale e cosmetico. Possiamo infatti utilizzarli per preparare creme, unguenti ed oleoliti da utilizzare a livello topico. Con i fiori essiccati, inoltre, possiamo preparare anche infusi e tisane.
In fitoterapia, sono un rimedio naturale per:
Nella scelta del filtro giusto, si tenga presente che i soli fiori svolgono un’efficace azione rinforzante per il sistema immunitario e sono un vero toccasana in caso di mal di testa o disturbi del sonno. Vi occorrono:
Preparazione. Mettete direttamente nella tazza i petali essiccati e versatevi l’acqua già calda, coprite e lasciate in infusione per almeno 10 minuti. Filtrate con un colino e bevete la tisana ancora calda. Per ottenere un preparato misto che arricchisca la vostra tisana e ne amplifichi i benefici, aggiungete un po’ di menta piperita, melissa, fiori di tiglio, camomilla e malva.
Fin dai tempi antichi, l’infuso veniva considerato una bevanda dal potenziale terapeutico, apprezzata soprattutto per le proprietà antinfiammatorie, lenitive ed emollienti della pianta stessa.
Preparazione dell’infuso. Riempire 1 tazza di acqua calda ed aggiungervi i fiori freschi oppure secchi. Coprire e far riposare un quarto d’ora circa. Nel tempo di infusione, i fiori rilasceranno i principi attivi e la bevanda assumerà un gradevole aroma. Trascorso il tempo di infusione, filtrare l’infuso con un colino a maglie strette o una garza sterile.
Grazie alle sue proprietà disinfettanti, questa bevanda è utile per curare le infiammazioni della bocca, delle gengive e del cavo orale in genere. Inoltre, è ottima anche in caso di cistite e colite.
Emolliente e nutriente, la pomata è utile per ammorbidire la pelle secca e screpolata, favorire la guarigione di piccole ferite, risolvere varie patologie dermatologiche (come prurito, eczema e dermatiti) e donare sollievo in caso di pelle irritata, ad esempio a causa di scottature solari.
Preparazione. Versate in una pentola l’acqua e i petali e lasciate cuocere a fuoco dolce mescolando di tanto in tanto finché l’acqua non sarà quasi del tutto evaporata. Aggiungete la lanolina continuando a mescolare bene. Raggiunta una consistenza soffice e omogenea il composto è pronto per essere trasferito in un canovaccio di cotone. Avvolgetelo, lasciate raffreddare a temperatura ambiente e poi strizzate energicamente. La vostra pomata fatta in casa è pronta per essere utilizzata e conservata in un contenitore di vetro richiudibile ermeticamente.
Grazie ai suoi innumerevoli principi attivi, l’olio cura, lenisce e protegge la pelle in profondità. In realtà si tratta di un macerato oleoso, perché i fiori sono fatti macerare al buio per un certo perioso di tempo in un olio vettore, per trasferire le loro proprietà. Anche in questo caso la preparazione non richiederà molto tempo né ingredienti ‘introvabili’. Avrete infatti bisogno di:
Preparazione. Riponete i petali in un barattolo di vetro con coperchio a vite e lasciate seccare leggermente per un paio di ore. Versate sopra l’olio fino a coprirli completamente, chiudete il barattolo e fate riposare la miscela per 2-3 settimane. Trascorso questo periodo, filtrate il tutto con un filtro per caffè e travasate in un contenitore di vetro scuro in modo che il vostro olio alla calendula si conservi a lungo e meglio, trattenendo al suo interno tutte le proprietà benefiche e il profumo che lo contraddistingue.
L’olio di calendula riporta la pelle alle sue condizioni fisiologiche normali. Inoltre, migliora la pelle irritata, scottata o screpolata. È indicato per il trattamento di varie patologie dermatologiche, come dermatiti, eczemi e reazioni allergiche. Basta versarne alcune gocce sulla zona interessata e massaggiarlo delicatamente fino al completo assorbimento. Ripetere l’operazione almeno 3 volte al giorno, tutti i giorni, fino alla completa risoluzione del problema.
Lenisce la pelle dei bebè, affetti da dermatite da pannolino, mentre per le donne che allattano, previene le ragadi al seno o ne aiuta la cicatrizzazione.
Per preparare la tintura madre occorrono:
Procedimento. Cominciate col tritare i fiori molto finemente e sistemateli all’interno di un contenitore chiuso ermeticamente insieme all’alcol. lasciate riposare per 3 settimane, ricordandovi di scuotere spesso. Trascorso il tempo di macerazione indicato, filtrate il prodotto ottenuto e travasate l’olio in bottiglie di vetro scuro da tenere in un luogo fresco buio e asciutto. La tintura madre di calendula è ad uso interno.
Diluendo poche gocce in acqua sono indicate per fare sciacqui e gargarismi, utili in caso di infiammazione delle mucose orali.
Se si soffre di mestruazioni non regolari, assumere 30-40 gocce di tintura madre da 1 a 3 volte al giorno, diluite in acqua, a partire dalla settimana che precede il ciclo e fino al termine dello stesso. Mentre 20 gocce prima dei pasti favoriscono la digestione.
Cosa c’è di meglio di un bel bagno caldo, profumato e rilassante all’aroma di calendula?
Preparare i sali da bagno fai da te con i fiori essiccati della pianta è davvero un gioco da ragazzi da trasformare in un’originale idea-regalo per parenti e amici. Per produrre i vostri sali occorreranno:100 gr di sale grosso (o sale marino)
Preparazione. In una terrina mescolate il sale con il colore ‘giallo di tagete’ e lasciate seccare per qualche ora avendo cura di mescolare di tanto in tanto. Unite al composto i petali di calendula e l’essenza di limone e il gioco è fatto! Ricordate che il colore giallo di tagete si può creare facilmente in casa facendo cuocere una tazza di petali di Tagete in un pentolino pieno d’acqua. Filtrando il tutto e conservando in frigorifero in un contenitore di vetro a chiusura ermetica, il colore si mantiene vivo e brillante per molto tempo ed è perfetto per decorare, dipingere su carta, colorare saponette e sali da bagno.
Abbiamo visto una serie di ricette naturali per la salute e la bellezza. Pochi però sanno che i fiori di questa pianta sono edibili, e quindi si possono anche mangiare. Anzitutto, i petali freschi possono essere aggiunti nelle insalate oppure costituire una guarnizione decorativa di qualsiasi piatto.
Possiamo inoltre aggiungere i petali in varie preparazioni, come minestre, zuppe, brodi, paste e risotti: donano un particolare profumo alle pietanze ed anche una caratteristica colorazione giallastra, che li rendono un valido ed economico sostituto dello zafferano.
I boccioli si possono invece mettere sottaceto: il risultato finale è del tutto simile a quello dei capperi. Infine, sul versante dolce, i petali essiccati si possono anche candire con lo zucchero.
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