I fiori di sambuco sono le infiorescenze di un albero sempreverde alto fino a 7 metri. Piccoli e bianco-giallastri, fioriscono tra maggio e luglio ed emanano una forte fragranza fruttata e speziata. Oltre ad essere molto gradevoli esteticamente, sono ricchi di proprietà dal punto di vista fitoterapico. Inoltre, sono anche ottimi e versatili in cucina. Ideali per arricchire ricette, fare marmellate e bevande di vario tipo.
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Scopriamo insieme le loro caratteristiche, gli usi che se ne possono fare e come conservarli al meglio per mantenere intatti tutti i loro benefici.
Il sambuco (nome scientifico Sambucus nigra), appartenente alla famiglia delle Adoxaceae, è una specie vegetale a portamento arbustivo originaria dell’Europa e Caucaso. Ha foglie color verde scuro con bordi seghettati e bacche nerastre.
I suoi fiori, piccoli e bianchi fanno la loro comparsa tra fine maggio e luglio, ed emanano un profumo dolcissimo. I fiori di sambuco, esattamente come i suoi frutti, sono commestibili e ricchi di proprietà benefiche.
I fiori di sambuco cominciano a sbocciare verso fine maggio e vanno raccolti quando il pistillo è ancora fresco.
Essendo una pianta piuttosto comune, i fiori di sambuco sono facilmente reperibili. In genere, la pianta la si trova lungo le siepi campestri, nei boschi, nei pressi di casolari di campagna ed anche lungo i cigli delle strade nelle periferie delle città.
Quando si raccolgono fiori e frutti della pianta di sambuco, è bene fare grande attenzione in quanto, in natura, esistono varietà simili che sono però velenose per l’uomo.
È quindi fondamentale sapere distinguere il Sambucus nigra, la varietà “buona” e commestibile, dal Sambucus Ebulus che, invece, è tossico.
Le principali differenze tra le due piante si possono notare osservando:
Analizziamo le varie parti di entrambe le piante mettendole a confronto.
Il sambuco può raggiungere svariati metri di altezza (anche 7-8 metri), mentre l’Ebbio è un arbusto che, al massimo, raggiunge i 150 cm, e comunque non ramifica.
Il Sambuco tende a sviluppare tante diverse infiorescenze in più punti della pianta, mentre l’Ebbio presenta soltanto una, o più infiorescenze (massimo tre) e solo nella parte superiore.
Il fusto del Sambuco è legnoso, con corteccia grigio-bruna e tanti piccoli puntini; l’Ebbio ha invece un fusto centrale semplice, di colore verde, piuttosto spesso e rigido.
Piccolini, bianchi e molto profumati, i fiori del Sambuco sono raggruppati in grossi ombrelli, in genere belli grandi. Anche l’Ebbio ha un’infiorescenza a ombrello, che però è di solito ovale piuttosto che circolare. I suoi fiorellini sono leggermente più grandi rispetto a quelli del Sambuco ma, soprattutto, la grande differenza sta nel fatto che i fiorellini dell’Ebbio presentano dettagli rosa-violetti nella parte interna, sfumature invece assenti nei fiori del Sambuco.
Nel Sambuco, i grappoli di bacche nero-violetto, presenti intorno a tutta la pianta, ricadono verso il basso, mentre nell’Ebbio rimangono belli dritti al centro della pianta, rivolti verso l’alto.
I fiori di sambuco sono commestibili e ricchi di proprietà benefiche. Tra i principali utilizzi in ambito terapeutico, il sambuco agisce con funzione:
I fiori, essiccati, vengono spesso usati sotto forma di infuso per favorire la sudorazione così da eliminare le tossine e abbassare la febbre. Questa calda bevanda può inoltre essere utile anche per calmare stati di tosse, asma, bronchite, raffreddore, catarro e sinusite. Le vengono riconosciuti anche potere diuretico e lassativo. Avendo inoltre proprietà antireumatiche, l’assunzione della tisana ai fiori di sambuco risulta utile in caso di artrosi e gotta.
Per uso esterno, invece, i fiori di sambuco sono particolarmente indicati per la cura della pelle. Possiedono infatti proprietà lenitive e sono quindi utili per alleviare il bruciore di scottature e il fastidio degli occhi irritati.
Le lozioni a base di estratto di fiori di sambuco, grazie alle proprietà astringenti, favoriscono la normalizzazione delle impurità e della secrezione sebacea della pelle.
I fiori di sambuco sono molto versatili. Sulla base delle proprietà sopra esposte, vediamo come poterli utilizzare.
Per sfruttare gran parte delle proprietà sopra descritte, si possono preparare infusi, tisane e decotti.
Per lenire stati irritativi di occhi e pelle, nonché per utilizzarli come soluzione astringente per le pelli impure, va preparato un tonico. Basta lasciare in infusione in un litro d’acqua bollente 50 gr di fiori di sambuco per 15 minuti. Aspettare che si raffreddi e poi imbevere un panno o dei batuffoli di cotone ed applicare localmente.
Oltre a infusi e tisane, con i fiori di sambuco si possono preparare innumerevoli ricette.
In primis, sciroppi, gelatine, marmellate e liquori. Protagonisti di deliziose ed aromatiche frittelle, nonché ottimi utili per insaporire insalate e salse, i fiori di sambuco vengono spesso utilizzati per la preparazione di piatti e bevande tradizionali.
Dallo sciroppo fatto coi fiori di sambuca, allungato con acqua, si ottiene una bevanda dissetante molto usata nel Tirolo, in Carnia e in molti paesi nordici e dell’Europa dell’est.
In Sicilia, i fiori freschi di sambuco vengono usati per la realizzazione sia di un pane tipico, il “Pani cu Savucu” che di una particolare focaccia “Vastedda”, grande classico dei picnic di Pasquetta.
Anche in Calabria si prepara il pane ai fiori di sambuco “U pipi e maju”, per accompagnare soppressata e pecorini.
Infine, dai fiori si ricava anche un estratto, utilizzato per la produzione della famosa Sambuca.
Essendo molto delicati, è meglio non lavarli sotto il getto dell’acqua corrente perché potrebbero rovinarsi. Può essere sufficiente scuoterli leggermente ed eliminare con le dita eventuali insetti e sporcizie varie.
I fiori di sambuco hanno un caratteristico gusto aspro, molto apprezzato soprattutto in Italia.
Si tratta di un sapore che si sposa bene a quello del limone. Il succo ai fiori di sambuco, risulta infatti dissetante e delicato.
La tisana ai fiori di sambuco rinforza le difese immunitarie ed è utile contro tosse, bronchite, raffreddore e febbre poiché stimola la sudorazione. Aiuta inoltre in caso di problemi digestivi ed è un ottimo aiuto nelle diete dimagranti e in caso di gotta in quanto favorisce la diuresi.
Preparare la risana ai fiori di sambuco è davvero molto semplice. Servono 2 cucchiaini di fiori essiccati per ogni tazza d’acqua bollente.
Lasciare i fiori in infusione per almeno 5 minuti e quindi filtrare.
Soffici e spumosi, i fiori di sambuco fritti sono una vera delizia. Si possono fare in versione sia dolce che salata. Qui di seguito proponiamo la ricetta base.
Ingredienti per 20 fiori circa
Procedimento
Montate i 2 albumi. Nel frattempo, in un’altra ciotola, versate acqua, farina e il tuorlo. Amalgamate bene con una frusta fino a ottenere una consistenza liscia e vellutata priva grumi. Unite poco alla volta gli albumi montati a neve e continuate a mescolare fino a che la pastella non sarà liscia e spumosa. Aggiustate di sale e pepe. Immergete i fiori di sambuco nella pastella e friggeteli in abbondante olio di arachide ben caldo.
Scolate su carta assorbente da cucina e servite ben caldi con un pizzico di sale.
Viste le numerose proprietà, lo sciroppo di fiori di sambuco trova svariate applicazioni ed utilizzi. Ricco di molti principi attivi, contiene oligoelementi, flavonoidi, oli essenziali e acidi.
Dal sapore gradevole, è ricco di nutrienti attivi e vitamine.
È ideale da assumere durante le diete dimagranti e ipocaloriche poiché contrasta la fame nervosa e dona senso di sazietà. È sufficiente diluirne un cucchiaio in un bicchiere di acqua fresca. Ottimi risultati si ottengono se lo si assume a stomaco vuoto e lontano dai pasti.
Qui di seguito andremo a riassumere tutte le proprietà di questo succo:
Dopo aver conosciuto i suoi numerosi effetti benefici, vediamo come poterlo preparare.
Ingredienti
Preparazione
Fate bollire l’acqua con lo zucchero finché questo non si sarà completamente sciolto. Nel frattempo, lavate per bene l’arancia e il limone e tagliatene delle fettine sottili. Aggiungete alla soluzione di acqua e zucchero le fette di agrumi e i fiori di sambuco. Fate riposare il tutto in frigorifero per 4 giorni.
Trascorso il tempo indicato, filtrate e fate bollire di nuovo il liquido. Aggiungete quindi l’acido citrico.
Raggiunta la temperatura ambiente, riempite le bottiglie e conservate in frigorifero.
Non vi sono particolari controindicazioni nell’utilizzo dello sciroppo. Si consiglia comunque di evitare un uso giornaliero esagerato. Avendo anche proprietà lassative, un uso eccessivo potrebbe causare vomito, diarrea e dolori addominali.
Il drink Hugo è la versione altoatesina dello spritz, profumata e addolcita proprio dai fiori di sambuco. Leggermente alcolico, fresco e profumato, è un cocktail semplice e veloce che si prepara facilmente a casa. Vediamo come.
Ingredienti per 1 drink
Come procedere
In un calice ampio versate diversi cubetti di ghiaccio. Aggiungete il prosecco, il seltz (o l’acqua gassata) e lo sciroppo di fiori di sambuco. Mescolate e guarnite con qualche foglie di menta fresca.
Le acque aromatizzate stanno andando molto di moda negli ultimi anni, soprattutto in estate. Si tratta semplicemente di acqua non zuccherata, impreziosita con erbe speziate, fiori aromatici e/o frutta. In genere, si serve in grandi caraffe o in sfiziosi barattoli di vetro monoporzione dotati di cannuccia.
Immergete nella caraffa, o nel barattolino monoporzione, una manciata di fiori freschi di sambuco più qualche fettina di limone. Conservate in frigorifero per almeno 12 ore prima di servirla.
Molto aromatico, il liquore con fiori di sambuco è molto semplice da preparare in casa. Vediamo come procedere.
Ingredienti
100 gr di fiori di sambuco
Preparazione
Scuotete molto bene i fiori di sambuco per togliere eventuali impurità. Staccate delicatamente tutti i fiorellini e metteteli in un barattolo capiente. Quindi copriteli con l’alcol.
Chiudete il contenitore, sistematelo in un luogo asciutto e fate macerare per circa 20 giorni, ricordandosi di scuotere almeno una volta al giorno.
Trascorso il tempo di macerazione, preparate uno sciroppo con acqua e zucchero.
Filtrate l’alcool ed aggiungetevi lo sciroppo freddo.
Imbottigliate il liquore e conservate in un luogo fresco. Per poterlo gustare al meglio dovrete attendere almeno un mese.
Vediamo ora come si prepara una deliziosa confettura coi fiori di sambuco. Perfetta da spalmare semplicemente sul pane tostato o per farcire deliziose crostate.
Ingredienti
Procedimento
Pulite per bene i fiori scuotendoli con delicatezza e spruzzandoli con po’ di acqua. Quindi staccateli dai gambi.
Metteteli in infusione nell’acqua insieme al limone tagliato a fettine in un vaso di vetro sigillato con un coperchio. Fate riposare per minimo 24 ore.
Trascorso tale periodo di tempo, versate tutto il contenuto del vaso in una pentola bella.
Mettete sul fuoco e fate cuocere a fiamma media fin quando le bucce dei limoni inizieranno a rompersi.
Passate quindi il tutto con un passa verdure o un mixer ad immersione. Rimettete il tutto nuovamente sul fuoco ed aggiungete lo zucchero. Fate cuocere ancora un quarto d’ora circa e poi fate la classica prova del piattino: fate cadere un cucchiaino di marmellata su un piattino, aspettate qualche istante e poi inclinate. Se la marmellata non cola velocemente vuol dire che è pronta.
Travasate in vasi di vetro sterilizzati. Chiudeteli con i coperchi e rovesciateli. Fate raffreddare e poi riponete in dispensa.
La marmellata ai fiori di sambuco si conserva qualche settimana fino a un paio di mesi circa. Conservate in un luogo buio e asciutto e, una volta aperto il vasetto, riponetelo in frigorifero e consumatelo nell’arco di una settimana.
Si possono fondamentalmente essere conservati in 3 modi diversi:
In qualunque modo si scelga di conservarli, è comunque preferibile consumare i fiori di sambuco entro un mese in modo tale da poter beneficiare di tutte le loro proprietà.
Anzitutto, come ampiamente spiegato a inizio articolo, se si raccolgono i frutti e i fiori, è fondamentale saper distinguere la pianta del sambuco nero (Sambucus nigra) dalla variante velenosa, il Sambucus ebulus. Se non siete esperti evitate la raccolta e il fai da te.
Come qualsiasi rimedio naturale, anche il sambuco può avere delle controindicazioni ed effetti collaterali.
Dosi eccessive potrebbero causare nausea, vomito e dolori addominali.
Se ne sconsiglia l’assunzione, anche mediante infusi o tisane, a chi soffre di infiammazioni croniche intestinali o in caso di diarrea e patologie a reni o fegato.
Per quanto invece riguarda le possibili interazioni con i farmaci, gli effetti del sambuco possono andare ad incrementare l’efficacia dei diuretici.
Da evitare anche l’assunzione in contemporanea a integratori di ferro.
Prima di iniziare a prendere qualsiasi tipo di rimedio naturale, si consiglia sempre comunque di consultare il proprio medico.
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