Di solito, i fondi di caffè finiscono nella spazzatura, sia che arrivino da caffè in cialde o macinato. E questo è un grande spreco, perché sono un vero e proprio concentrato di proprietà benefiche e li possiamo riciclare in tantissimi modi diversi e in più ambiti.
I fondi, nient’altro che la polvere di caffè già utilizzata, umida e pressata, restano nel filtro o nella capsula. Se li recuperiamo, anche tagliando con le forbici l’alluminio che riveste la cialda, li potremo utilizzare per tante cose.
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Anzitutto, i fondi, indipendentemente dai tipi di caffè utilizzati, sono ottimi fertilizzanti utili per far crescere le nostre piante più sane e rigogliose. Ricchi di nutrienti importanti, soprattutto d’azoto, che contribuisce alla creazione delle proteine per avere rami, fusti e foglie della pianta sani e forti. Poi sono presenti anche potassio, calcio e magnesio.
Costituiscono un buon concime organico, totalmente naturale ed economico, perchè, come altri materiali organici come lo stallatico ed il letame, rispetto ai più utilizzati concimi liquidi, hanno divcerse funzioni:
Si possono usare sia in polvere seccata, semplicemente aggiungendoli alla terra, oppure li possiamo diluire nell’acqua usata per le irrigazioni, trasformandoli così in un fertilizzante liquido. Per questo secondo metodo, le quantità da considerare sono 3 fondi di caffè per 1 l di acqua. Prima di annaffiare le piante, far riposare qualche ora.
Il modo migliore per usarlo nel terreno, anche se perde velocemente le sue proprietà, è farlo prima decomporre e maturare. A questo scopo, può essere messo nel compost o nel bokashi. Agisce come un attivatore. Ma fate attenzione a non usarne troppo.
Ma attenzione alle quantità. In una percentuale maggiore del 12% potrebbe inibire la crescita delle piante, specialmente quando è usato come fertilizzante.
Nell’orto possono essere impiegati per diversi utilizzi.
Tra le tante cose, promuovono la crescita delle carote. Inoltre, per la semina di questi ortaggi, è consigliato mescolare i semi di carote con una piccola parte di caffè in polvere di recupero per rendere più semplice la loro distribuzione sul terreno.
Costituiscono inoltre un concime utile per la coltivazione casalinga dei funghi.
Non tutte le piante amano i fondi.
Per via della loro azione acidificante del terreno, sono particolarmente adatti per la concimazione di fiori e piante che amano i terreni acidi (con pH inferiore a 6,5) come rose, camelie, azalee, rododendro, corbezzolo, gardenia, erica, ortensie, hamamelis, magnolie, mimose, calle, clivie, felci, gigli e lillà.
Il basilico è una delle erbe aromatiche tipiche del sud e dell’estate, che si accontenta di poco, ma dà il meglio di sé in terreni con pH non superiore a 6,5, quindi leggermente acido.
I fondi possono essere usati mescolateli al terreno o al compost, gli forniranno anche una fonte in più di azoto e fosfato.
Ma ricordate di non usarli ancora umidi, ma di farli prima seccare e poi spargerli nel terreno, per evitare che ammuffiscano.
Ne basta uno strato alto mezzo dito ai piedi delle piantine, e ricordate che troppe annaffiature fanno perdere l’azoto che glia avete appena fornito.
Fate una pacciamatura e limitatevi ad una irrigazione al giorno.
Come tutti gli alberi di agrumi, il limone predilige terreni con pH acido. Spargete il caffè ai piedi del tronco. e mescolatelo al terreno con una leggera zappatura.
Sono perfetti per le piantine di pomodoro in primavera, in virtù del loro pH leggermente acido (per coltivare il pomodoro è bene avere un pH di 4,6 per dargli un gusto poco acido) e perchè sono un eccellente fertilizzante naturale.
Nutre i pomodori nella fase di crescita, ma dovete stare attenti alle quantità. Infatti, non tutte le piante hanno bisogno in modo uguale. Inoltre, una quantità abbondante di fondi può portare alla crescita di erbacce.
Per i pomodori possono essere dunque utilizzati come agente di compostaggio, grazie alla loro ricchezza di magnesio, potassio, azoto e fosforo. In particolare l’azoto influisce sullo sviluppo dei pomodori, mentre il potassio e il magnesio sono rapidamente assorbiti dalle piante.
Il rosmarino è una pianta aromatica che necessita di un substrato basico (un valore del terriccio con pH superiore a 7) e quindi cresce bene in un terreno calcareo.
Dal momento che il caffè ha una azione acidificante, non è quindi adatto per il rosmarino, ma è ottimo per tutte quelle piante che vivono nel sottobosco.
Anche in cucina il caffè è uno scarto prezioso per risolvere vari problemi piuttosto diffusi.
Vediamo ora altri utilizzi casalinghi, dei fondi:
Questi scarti valgono oro anche per la cura del corpo. Sono infatti ottimi ingredienti per degli efficaci trattamenti di cosmesi, e non solo. Vediamo alcune ricette di cosmetici fai da te al caffè.
I capelli secchi, spenti e sfibrati torneranno forti e splendenti applicando una maschera costituita da polvere avanzata di caffè e olio di cocco. Il composto va applicato sulle ciocche bagnati, distribuendolo su tutte le lunghezze e insistendo sulle punte.
Il caffè agisce anche come riflessante se volete tingere i capelli con colori naturali. Una piccola quantità, aggiunta durante la preparazione dell’hennè, permette di ottenere riflessi naturalmente scuri su un colore naturale già bruno. In alternativa, per ravvivare il colore, effettuate il penultimo risciacquo con del caffè avanzato, freddo e molto diluito.
La caffeomanzia, o tasseomanzia, è la capacità e l’arte di leggere i fondi del caffè per predire il futuro. Si tratta di un’arte molto antica, sbarcata in Europa solo dopo il ‘600.
Questa pratica tradizionale prevede l’utilizzo esclusivo del caffè turco, che lascia un residuo polveroso molto importante nella tazzina, essendo utilizzata direttamente la polvere macinata molto fine direttamente nella macchina e non nel filtro e più granulosa, come avviene invece per la moka.
Secondo la tradizione, a preparare il caffè deve essere la stessa persona che poi leggerà il fondo. Bisogna usare una tazza di colore bianco. Lo zucchero è utile, perché aiuterebbe a fissare le immagini sulla superficie della tazza.
Leggere i fondi significa ricercare sulla tazzina figure e simboli a cui associare dei significati. Ecco la procedura:
Quello che si individua sulla parte centrale riguarda la sfera interiore e immateriale: l’amore, gli affetti, l’istinto e le aspirazioni.
Ciò che invece si trova ai lati, riguarda la sfera materiale: soldi, lavoro e fortuna.
Più il segno è vicino al bordo della tazza, e più l’evento è prossimo a realizzarsi. Più l’immagine è in basso, verso il fondo della tazzina, e più riguarda il futuro.
Gli orari migliori per leggere i fondi del caffè sono le 12:00, le 15:00 e le 24:00.
Nei fondi si possono vedere vari simboli diversi. Ognuno racchiude uno o più significati. Scopriamo insieme i più diffusi.
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