Francia: il 20% degli agricoltori vende direttamente al consumatore
I numeri parlano chiaro: nel 2010, un agricoltore francese su cinque (107.000 in totale), ha venduto i suoi prodotti direttamente al consumatore saltando tutti gli intermediari. È quanto emerge dall’indagine condotta dal Ministero delle Politiche Agricole su un nutrito campione di produttori d’oltralpe.

Una pratica sempre più diffusa, dunque, che ha come principale effetto quello di aumentare gli introiti a favore degli agricoltori e che trova sempre più simpatizzanti soprattutto tra i produttori di biologico. A passare dalle mani del contadino direttamente a quelle del compratore sono soprattutto miele e ortaggi, ma il trend è in crescita anche per il comparto enologico. Più difficile l’allargamento di questo tipo di commercio alla carne visti i limiti legati al trasporto alla conservazione, ma anche il clima gioca un ruolo fondamentale nella scelta del canale di vendita.
In Italia, la vendita diretta è una consuetudine delle aree a bassa urbanizzazione, in cui resiste una forte relazione tra comunità sociale e territorio. Cercare un rapporto diretto con il produttore (‘che conosciamo e ci conosce’) è un valore importante. Nelle aree rurali, inoltre, non si avvertono neanche le classiche difficoltà logistiche legate all’acquisto (prossimità geografica, orari e assortimento), pertanto la vendita diretta è ancora piuttosto diffusa.
Occorrerebbe estendere a tutta la penisola una campagna di promozione e riscoperta di questo modello commerciale, accorciare drasticamente le filiere e aiutare le persone a tornare alle vecchie, ma quanto mai sane, abitudini.
Uomo e ambiente non hanno che da guadagnarci!
Articoli correlati:
Agricoltura sociale: cos’è?
Il mercato del biologico in Italia: consumi e prospettive
Spesa Biologica: cosa e dove comprano davvero gli Italiani?
Il mercato del biologico in Italia: gli attori principali
Ti consigliamo anche:
I negozi biologici in Italia, regione per regione