Allegra e dai colori sgargianti, la Fritillaria è un fiore dalla forma singolare. È uno dei bulbi più belli della primavera, facilissimo da coltivare ma ancora poco noto. Andiamo a scoprirlo insieme.
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Appartenente alla famiglia delle Liliaceae, la Fritillaria è una pianta originaria dell’Europa centrale e sud orientale, dell’Asia e del Sudafrica. Parente dei tulipani, presenta numerose varietà, la più nota e appariscente delle quali è la Fritillaria imperiale (Fritillaria imperialis).
Indipendentemente dalla specie e dalla taglia, i fiori della Fritillaria sono semplicemente spettacolari: a forma campanulata e dalle tinte sgargianti che spaziano dal giallo al rosso e al porpora, ed anche bianco.
Il nome Fritillaria deriva dal latino “fritillus”, termine che indicava il gioco del dado. Tale scelta etimologica si deve al fatto che i fiori di alcune specie presentano una variegatura a scacchi che ricorda, appunto, quella dei dadi.
Possiamo suddividere la Fritillaria in due grandi gruppi:
Soffermiamoci sulle specie più diffuse di Fritillaria.
Chiamata anche “Corona imperiale”, la Fritillaria imperialis presenta fusti lunghi ed eretti che possono raggiungere 100-150 cm. Le foglie, che raggiungono fino a circa un terzo dell’altezza, sono appuntite, arcuate, nastriformi, lucide e di un bel verde scuro.
I fiori, grandi e campanulati, sbocciano in tarda primavera. Hanno un colore vivace e intenso nelle tonalità di giallo e rosso. Questa varietà si può moltiplicare staccando i bulbilli dai bulbi che sono a dimora da qualche anno, ma tale operazione potrebbe compromettere la fioritura dell’anno successivo.
Simbolo nazionale della Croazia, dove è chiamato Kockavica, è una specie originaria dell’Europa centrale, in Italia si può trovare sulle Alpi. Difficile da trovare in natura, è più comune trovarla nei giardini a scopo ornamentale.
Si tratta di una varietà di taglia piccola, può infatti essere alta dai 15 ai 40 cm, e ha un bulbo globuloso contenente alcaloidi velenosi.
I suoi fiori fioriscono da marzo a maggio e presentano la tipica variegatura a scacchi.
Particolarmente adatta alla coltivazione in giardini rocciosi, è originaria delle zone montuose del Nordest della Turchia, ed è stata introdotta in Europa a inizio XX secolo.
I suoi fiori campanulati sono di colore porpora-marrone lucido ed hanno un appariscente bordo giallo. I suoi steli arrivano ad un’altezza di 20-22 cm.
Varietà facile da coltivare, sopporta il gelo e tollera anche brevi periodi di siccità.
Originaria del Medio Oriente, è una varietà molto usata a scopo ornamentale.
Alta 30-60 cm, presenta steli che portano una serie di fiori verticali con colori che variano dal viola scuro al marrone.
Si tratta di una specie abituata a crescere su pendii rocciosi, è quindi fondamentale rispettare quelle che sono le sue necessità di estati secche ma non torride.
Chiamata anche meleagride minore, è una specie tipica dei pascoli e dei luoghi rocciosi, ad esempio i monti (anche in Italia). Di taglia piccola, fiorisce da aprile a giugno producendo un solo bellissimo fiore, lungo da 2 a 4 cm e con 6 petali di colore vinoso-porporino, più o meno variegato a scacchiera.
Altre varietà sono:
Fiorisce in primavera inoltrata oppure ad inizio estate.
La maggior parte delle Fritillarie reperibili in commercio possono essere coltivate sia in vaso che in giardino.
Vediamo quali sono le sue principali esigenze per poter godere di splendide fioriture anno dopo anno.
Soffre se esposta troppo al sole, soprattutto nelle giornate più calde. Va quindi sistemata in zone a mezz’ombra in modo che riceva alcune ore di sole al mattino.
Il terreno ottimale per la crescita della Fritillaria è composto da sabbia e torba. Il terreno deve essere ricco e ben drenato, soffice e sabbioso.
I bulbi vanno collocati ad una profondità di circa 10-15 cm.
Innaffiare bene e con cadenza regolare durante la fase di crescita, poco dopo la fioritura, mai quando le foglie diventano gialle.
Tra una irrigazione e l’altra, attendere che la terra sia ben asciutta. Evitare i ristagni idrici.
La messa a dimora avviene in autunno e la fioritura inizia generalmente dopo circa due anni.
Se il suolo è abbastanza fertile, non ha bisogno di concime.
In caso di necessità, somministrare del concime a lenta cessione e ricco di potassio ogni 4 mesi, quello liquido invece, ogni 15-20 giorni, diluito nell’acqua delle annaffiature.
Si propaga per seme e mediante la divisione dei bulbi.
La semina va fatta a fine inverno, la moltiplicazione mediante divisione dei bulbi si effettua staccandoli delicatamente dal grosso bulbo centrale.
Le varietà di Fritillaria di piccola taglia stanno bene insieme ad altre bulbose precoci come muscari e crochi.
In linea generale, le varie specie di Fritillaria non subiscono attacchi da parte di parassiti.
Come tutte le bulbose a fioritura primaverile, possono talvolta subire attacchi da parte di limacce o da parte del coleottero Lilioceris lilii, molto diffuso in Italia.
Può infine capitare che le lumache rosicchino le sue foglie.
Di certo la Fritillaria è molto sensibile all’eccessiva umidità che può provocare malattie fungine. Occorre intervenire tempestivamente per non far morire gli esemplari colpiti.
La Fritillaria emana un odore alquanto sgradevole, molto simile a quello dell’aglio. Impercepibile per l’uomo, una volta che i bulbi sono interrati, questo olezzo tiene invece lontani talpe e roditori, quali topi e arvicole.
Sì, è velenosa in tutte le sue parti, sia per l’uomo che per gli animali domestici.
Ci sono ben due significati.
“Fuga e persecuzione” in riferimento al momento storico in cui gli Ugonotti, durante la fuga nel Regno Unito, portarono con sé i semi del fiore e ne diffusero la coltivazione oltre Manica.
L’altro significato è “arroganza”, e fa invece riferimento ad una leggenda cristiana. Si narra infatti che, durante l’ascesa al Golgota di Gesù, tutti i fiori si inchinassero al suo passaggio, tranne la Fritillaria con fare arrogante. Ma quando Gesù posò il suo sguardo su di lei, il fiore divenne rosso e si chinò. E le gocce di nettare alla base del fiore, sempre secondo la leggenda, simboleggiano le lacrime che da la pianta iniziò a versare da quel momento.
La Fritillaria è un fiore molto caro alla tradizione popolare francese.
Decisamente singolare la colorazione dei suoi petali che sono ‘picchiettati’ di quadratini bianchi e neri, da cui il nome che richiama il termine latino che richiama la scacchiera.
Ed infine, ecco alcune schede monografiche su piante e fiori:
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