Tipici della cucina asiatica, i germogli di bambù sono ingredienti dalle interessanti proprietà benefiche da sperimentare anche per dare un tocco d’Oriente ai propri piatti.
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I germogli di bambù sono degli ingredienti molto conosciuti ed utilizzati nella tradizione gastronomica orientale. Questi germogli commestibili della pianta di bambù sono diffusi prevalentemente nei Paesi dell’Asia orientale, come Cine, Taiwan e Giappone.
Ricchi di interessanti principi nutritivi, sono alimenti ipocalorici e poveri di grassi, adatti ad apportare benefici alla nostra salute.
Non tutte le specie di bambù esistenti sono commestibili. Solo un centinaio, tra le mille varietà esistenti, possono diventare un ingrediente da utilizzare in cucina.
Oltre ad essere un concentrato di principi nutritivi, questi germogli possono contenere sostanze potenzialmente tossiche. Tuttavia, è sufficiente un’adeguata cottura per eliminare queste sostanze potenzialmente pericolose.
Dall’aspetto simile a quello dei nostri comuni asparagi, questi germogli sono un ingrediente molto noto ed utilizzato nella cucina asiatica per il sapore delicato e la consistenza croccante. Sono anche molto rinomati per le interessanti proprietà nutritive.
Sembra che a questi germogli vengano associate potenziali proprietà antiossidanti, in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, oltre ad avere efficacia antibatterica.
Dal limitato apporto calorico e dal buon contenuto proteico, rappresentano una ricca fonte di sali minerali, come il potassio. Inoltre il bambù una buona concentrazione di fitoelementi, tra cui l’acido folico. I germogli sono, infine, un’abbondante fonte di fibra alimentare.
Grazie al profilo nutrizionale, i germogli sono alimenti utili anche per chi sa seguendo un regimo ipocalorico e a basso contenuto di grassi. Salvo particolari eccezioni, possono essere consumati anche da chi soffre di celiachia e sono ottimi per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana.
Essi presentano numerosi benefici per la salute, come l’effetto di abbassamento della pressione sanguigna dovuto al potassio.
Grazie all’elevato contenuto di fibre, il bambù permette di contrastare la stitichezza e di ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue.
Molto ricchi di vitamine del gruppo B, questi germogli contribuiscono anche al corretto funzionamento del metabolismo. Insieme all’apporto vitaminico, garantiscono anche una buona fonte di sali minerali (rame, manganese, calcio, ferro, potassio e fosforo).
Inoltre, grazie alla fibra aiutano a contrastare i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue e ad aumentare la sensazione di sazietà.
Si tratta, inoltre, di alimenti proteici ma ipocalorici, indicati pertanto per chi segue una dieta. Il basso contenuto di zuccheri li rende adatti anche in caso di iperglicemia.
L’assunzione di questi alimenti può essere controindicata in alcune particolari condizioni. Meglio evitarli del tutto in caso di allergia o ipersensibilità accertata. Il consumo è sconsigliato anche per le donne in gravidanza o allattamento.
Per evitare effetti potenzialmente rischiosi per la salute, è importante sottoporre i germogli a cottura per almeno 30-40 minuti. Una volta bolliti, sono ingredienti che si prestano in modo molto versatile a varie preparazioni culinarie.
Nelle cucine asiatiche i germogli vengono solitamente consumati in zuppe o insalate oppure saltati in padella con altri ingredienti. Ma oltre ai piatti tipici della gastronomia asiatica, sono adatti ad abbinamenti originali con gli ingredienti a noi più noti.
I germogli sono spesso usati nelle ricette tradizionali della cucina orientale in combinazione con ingredienti come la carne per ottenere un effetto agrodolce.
Nella cucina cinese sono spesso serviti anche con i funghi. Per questo piatto i germogli vengono tagliati in senso perpendicolare alla lunghezza e affettati in modo sottile.
I germogli della canna di bambù già precotti possono essere combinati con i germogli di soia e scottati nella wok per essere conditi con la salsa di soia.
Una volta cotti, i germogli della canna di bambù possono essere adoperati anche all’interno di insalate miste o a base di pomodori, carote.
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Il consumo di germogli crudi è altamente sconsigliato. Oltre ad avere un sapore amarognolo, possono contenere al loro interno delle sostanze potenzialmente tossiche.
Queste sostanze sono i glicosidi cianogenici, ovvero il cosiddetto cianuro. Si tratta di elementi che perdono la loro tossicità a contatto con le alte temperature. Basta, quindi, assicurarsi di cuocere i germogli in abbondante acqua bollente per scongiurare qualsiasi tipo di rischio per la salute.
Il bambù può rivelarsi una pianta alquanto difficile da coltivare, soprattutto se si vive in zone non caratteristiche dal tipico clima tropicale.
In Italia questi particolari germogli possono essere reperiti acquistando prodotti d’importazione adeguatamente imbustati. Si possono trovare sia freschi, da sottoporre a preliminare cottura, che precotti, da utilizzare poi come ingredienti nelle ricette preferite. Quando parliamo di prodotto fresco e intero, lo troviamo soprattutto presso negozi o mercati etnici.
Ma i germogli in scatola si trovano anche presso alcuni supermercati o negozi biologici. In quest’ultimo caso il bambù sarà precotto e già tagliato a fette e dovrà essere consumato entro pochi giorni, una volta aperto il barattolo.
In alternativa, è possibile contare sull’acquisto on line di questo tipo di prodotti.
Un barattolo di germogli precotti ha un costo pari a circa 5 euro.
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