Tutto quello che bisogna sapere sul giunco, una bellissima pianta acquatica da cui si ricava anche un ottimo materiale impiegato nel settore dell’arredamento e non solo. Scopriamone le caratteristiche e i suoi molteplici utilizzi.
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Il giunco, nome scientifico Juncus Effusus, è una delle piante acquatiche perenni più conosciute, distinguibile per il suo caratteristico aspetto esile e filiforme. Appartiene alla famiglia delle Juncaceae e la troviamo in Europa, America e Asia.
Viene spesso inserita nei giardini per abbellire gli specchi d’acqua, dal momento che riesce a creare angoli verdi davvero suggestivi.
L’altezza dipende dalla varietà: va da pochi centimetri fino ai due metri. Il giunco ha dei fusti verdi che si ergono verso l’alto, piatti, con foglie presenti alla base. Queste possono avere una forma cilindrica o lineare.
I fiori compaiono in diversi periodi dell’anno, in base alla varietà. Sono molto piccoli, dalla forma a ventaglio e di diverso colore, dal rosso al rosa, dal verde o al marrone.
Il frutto è costituito da una capsula contenente i semi. Questi ultimi vantano una insolita caratteristica: quando sono bagnati dall’acqua diventano collosi e spesso finiscono sulle zampette degli uccelli. Proprio in questo modo riescono a diffondersi anche altrove, favorendo la propagazione e generando nuove piantine.
All’interno di questa famiglia si contano circa 250 specie differenti. Vediamone alcune:
Anche chi non è esperto di giardinaggio deve sapere che questa pianta ama gli ambienti umidi, che siano in prossimità di paludi, di laghi o di mari. Tuttavia possiamo trovarla anche nei boschi, in particolare nelle zone ombreggiate. Qui riesce a sopravvivere grazie ai piccoli stagni creati dalle piogge.
Chi volesse coltivarla a casa può farsi suggerire da un vivaista esperto le specie più idonee per la coltivazione in vaso. Ovviamente, in base alla varietà, si dovranno mettere in atto detereminate accortezze.
Il terreno deve essere acido, pesante e molto umido, ancora meglio se bagnato. Bisogna mescolarlo a sabbia e torba e deve essere ben ricco di sostanze organiche.
Il giunco cresce in zone soleggiate, ma tollera anche le temperature basse, quindi d’inverno può essere tranquillamente lasciato all’esterno.
La messa a dimora avviene inserendo il giunco all’interno di cassette insieme al terriccio. Queste cassette andranno lasciate accanto ai ruscelli d’acqua o direttamente sott’acqua.
Può essere coltivato anche all’interno di appositi contenitori con dell’acqua.
Amando un terreno costantemente umido, sarà opportuno annaffiare la pianta ogni due settimane.
Se avete dei giardini acquatici, bisogna sempre controllare l’acqua e assicurarsi di cambiarla almeno ogni 20 giorni.
Concimate con prodotti appositi che si sciolgono in acqua, di modo da favorire una crescita sana e vigorosa. La concimazione deve essere effettuata solo nel periodo primaverile.
Per la moltiplicazione si procede mediante divisione dei rizomi in autunno. Poi si avvia la messa a dimora, seguendo la procedura che abbiamo già visto.
Il giunco teme in particolare gli afidi e la cocciniglia: noi suggeriamo sempre di utilizzare degli antiparassitari naturali, di modo da avere un occhio di riguardo nei confronti dell’ambiente.
Proprio come abbiamo visto per il vimini che per il rattan, anche dalla pianta di giunco si ottiene un materiale idoneo alla lavorazione artigianale. Difatti si possono realizzare cesti di varie dimensioni, anche per uso alimentare, elementi d’arredo come poltroncine e tavolini, sia per l’interno che per l’esterno.
Un tempo lavorare il giunco e intrecciare i suoi steli era una pratica abitudinaria e consolidata sia in Italia che in altre regioni europee, di cui erano importate le tradizioni dal sudest asiatico.
Le varietà che vengono utilizzate per l’arte dell’intreccio sono il juncus maritimus e il juncus acutus, di cui si apprezzano l’estrema malleabilità del materiale, oltre alla sua leggerezza.
Si procede in questo modo: durante l’estate si procede con la raccolta. Il giunco viene pulito per bene, messo a bollire e lasciato al sole durante la fase di asciugatura. Una volta secco, da verde assumerà quel tipico color giallognolo-marroncino.
A questo punto possono essere fatte altre lavorazioni: il giunco può essere privato della corteccia esterna, per permettere all’artigiano di pitturarlo. Si ottiene così il midollino.
Si accosta ad un arredo in stile coloniale, comodo, robusto e confortevole, in grado di esaltare la manualità artigiana e la cura dell’intreccio.
Le piantine di differenti varietà si possono reperire dai vivaisti specializzati in piante acquatiche, ma se volete dei mobili o degli oggetti in questa fibra, ci sono vari produttori che vendono anche al dettaglio.
Si possono trovare anche nei mercati, specie nelle località di vacanza nelle località di mare, perché sono considerati arredi estivi. Li trovate anche online e attraverso i siti di annunci.
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