Gli allevamenti di insetti in aumento
Non solo Estremo Oriente, anche negli U.S.A. allevamenti di insetti in aumento. E’ destinata ad arrivare anche da noi la mania?
Gli amanti delle pietanze a base di insetti sono sempre più in aumento. Non ci credete? Basta guardare alle statistiche, che parlano di ben 20 milioni di dollari e oltre, per un’industria che è dunque, fortemente in crescita.
Gli insetti quali alimento sono sempre stati presidio di una parte del mondo molto lontana da noi, in particolar modo del sud-est asiatico. Saranno i reality show, sarà la crisi, o i molteplici documentari creati negli anni su quella che per noi è solo ‘una strana abitudine’, ma a quanto pare saranno gli Stati Uniti a occuparsi del boom in Occidente.
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Da qualche tempo sono infatti fiorite una serie di compagnie che realizzano prodotti alimentari a base di insetti, e in particolar modo grilli. Questi animaletti canterini sono la componente di base della farina che Six Foods utilizza per le sue tortilla chips. Bitty Foods, basata a San Francisco, usa invece i grilli per farne croccanti dolcetti, mentre ad Exo diventano barrette proteiche e sono in molti a scommettere sulla riuscita del prodotto, che conta già 1.2 milioni di dollari di investimenti.
Ma laddove c’è un prodotto edibile, lì ci sono i fruitori di materia prima. Saranno gli allevamenti di insetti le fattorie del futuro?
La nota azienda Armstrong Crickets and Timberline si occupa già da decenni di crescere grilli quali mangimi per animali domestici; stesso discorso per Millennium Farms, a cui da qualche tempo è stato chiesto di alimentare le proprie bestiole con cibi senza glutine o non geneticamente modificati, visto che saranno destinati all’industria alimentare umana.
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Per i grilli, le cose si muovono in fretta: in sei settimane sono già pronti per essere, ehem, gustati.
Quindi non stupisce che nonostante Next Millennium sia da poco meno di un anno presente sul mercato, abbia già prodotto ben 60 tonnellate di grilli, e prevede di raddoppiarne il numero già entro la fine del 2015; all Things Bugs quest’anno ha venduto la sua prima farina di grillo per l’industria gastronomica: circa 2.240 chili, che sospetta diventeranno 22.400 l’anno prossimo.
Un risultato che ha portato anche alla nascita di aziende di consulenza, specializzate cioè nel rendere più efficienti le fattorie e aiutare gli allevatori a ottimizzare le pratiche legate al loro sfruttamento.
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Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2024 da Rossella Vignoli