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Gli Italiani e il biologico: è sempre più amore

Sempre più Italiani guardano nel piatto in cui mangiano, e lo fanno con un crescente interesse verso la qualità dei cibi e dei prodotti che arrivano sulle loro tavole. La “fame” di prodotti bio e a km 0 sembra inarrestabile e raggiunge il 13% delle vendite sugli scaffali dei supermercati e dei negozi specializzati.

A rivelarlo è l’ultimo rapporto ISMEA che dimostra quanto siano cambiate le abitudini alimentari dei nostri connazionali negli ultimi anni. A riempire carrelli e cesti della spesa,  infatti, sono sempre più i prodotti di certificazione sicura, senza coloranti né additivi chimici o fertilizzanti. Una mania tutta biologica, che fa sorridere il comparto a dispetto di ogni crisi economica.

Secondo lo studio effettuato su un campione selezionato, il 76% degli italiani acquista prodotti biologici almeno una volta al mese. In testa alla classifica spiccano pasta e riso, seguiti da latte e formaggi (più 20,7%), frutta e verdura (più 12%), patate e finocchi (più 32%) ma anche clementine (più 28%), zucchine, broccoli e mele (più 18%). E se da una parte l’Istat registra una nette flessione degli acquisti alimentari, dall’altra le associazioni agricole e la stessa Coldiretti commentano soddisfatti gli ottimi trend registrati dalle vendite dei cibi di derivazione biologica o a km zero.

Una tendenza che dilaga non solo in Italia, ma in tutto il resto del mondo per un giro d’affari di oltre 55 milioni. Tra i paesi maggiormente dediti alle coltivazioni bio ci sono Australia e Argentina. L’Italia è leader in Europa per numero di operatori certificati, ma anche per superficie adibita a colture senza pesticidi, soprattutto al Meridione (Sicilia, Puglia e Basilicata). Le regioni con più aziende agricole biologiche sono Sicilia, Calabria e Puglia, mentre al Nord, specie Emilia Romagna e Lombardia, si concentrano le imprese di trasformazione.

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Published by
Erika Facciolla

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