Greenpeace attacca Facebook: i tuoi data centre NON sono alimentati da rinnovabili!
Greenpeace attacca Facebook: “i tuoi data centre NON sono alimentati da rinnovabili!”

Il web è una lotta fra colossi mondiali ma mentre Google dal punto di vista dello sviluppo sostenibile e della compatibilità ambientale è sempre stato in prima fila, (leggete qui Google Energy: alle radici della strategia green di Google) Facebook invece sembra avere ancora parecchi problemi, tanto è vero che Greenpeace negli Stati Uniti sta pubblicamente attaccando Facebook su questo tema.
Il casus belli è la costruzione del prossimo Data Centre di Facebook in Oregon che sembrerebbe NON essere alimentato da fonti di energia rinnovabili ma bensi’ da energia elettrica derivante da idrocarburi..
Per chi non avesse dimestichezza, il Data Centre o anche Server Farm è una sorta di “centro elaborazione dati” dove risiede tutto il software che sta alla base di Facebook e da dove vengono scaricate le pagine che ogni volta che accedete a Facebook visualizzate.
Facebook ovviamente contrattacca Greenpeace dicendo che non è vero, chi avrà ragione dei due? intanto fra i due litiganti, il tero gode, Google.
Vorrei spostare la riflessione su un tema già trattato in passato, quanto Internet richieda energia e sia fonte di aumento di emissioni di Co2 se non alimentato da rinnovabili:
- negli Stati Uniti oggi i Data Centre impiegano l’1.5% del fabbisogno nazionale di energia e nel 2020 è previsto che arrivino ad emissioni di 680 milioni di tonnelate di Co2 anno, tanto quanto l’aviazione civile oggi per intenderci!
Il problema c’è, eccome e fa bene Greenpeace a porlo molto chiaramente proprio su Facebook, se pensate che ad esempio n Italia metà delle pagine viste sono fatte proprio su Facebook..
Molto carino il video di Greenpeace sul tema che è anche se vogliamo un antipastino del film The Social Network, buona visione.