Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri la guida alla propria vita Tuttogreen di una nostra lettrice di Genova, Carola Zunino che dimostra davvero un impegno notevole !
Complimenti a Carola!
Buongiorno, ecco qualche riga che riassume il mio impegno “ecologico”.
Abito a Genova. Una città difficile per il trasporto pubblico e per la raccolta differenziata, che è poca e finora mal gestita.
Oggi ho 32 anni. Sono impiegata da 10 anni. E anche vegetariana da 10 anni (scelta morale ed ecosostenibile). Ho la patente, ma non ho la macchina.
Mi muovo con i mezzi pubblici: bus (tutti i giorni tre quarti d’ora all’andata e al ritorno e non so quanti romanzi letti),
treno (adoro viaggiare in treno), car sharing in abbonamento e taxi (quando, voglio fare la “sciura”, come si dice).
A 20 anni ho iniziato a fare la raccolta differenziata: prima carta, poi vetro e plastica (bisognava portarseli in giro un bel po’ prima di poterli depositare), poi alluminio (perché le scatolette del mangiare del gatto una volta qui non venivano differenziate). All’epoca avevo 15 gatti…
Da 5 anni convivo in affitto con un ragazzo vegetariano di 31 anni e un gatto diabetico di 6 in un appartamento nel centro di Genova al 6° piano sopra la rimessa degli autobus (non vi dico che rumore e che smog al fine turno delle 20).
Per schermare un po’ i miei due stretti balconi , vi ho messo a dimora molte piante verdi adatte al clima ligure (buganvillea, oleandro, pitosforo, gerani, ecc…, che necessitano di non troppa acqua) e un po’ di orto (pomodori, basilico, rosmarino).
Durante i periodi estivi bagno le piante a mezzanotte per minimizzare i consumi.
Ovviamente: lampadine a basso consumo, elettrodomestici della più alta categoria di risparmio energetico che ho trovato, spegnimento delle “ciabatte” elettriche quando non usate, nessun led acceso).
Ultimamente mi sono interessata al progetto sperimentare dell’AMIU di Genova per il compostaggio domestico, ma non avendo la metratura di terrazzo sufficiente non ho potuto parteciparvi.
Ad oggi, mi chiedo se basta quello che faccio. No. Ormai lo so già. Non basta. E penso sempre a quello che potrei fare.
E vedendo attorno a me tante persone che non percepiscono la centralità di questi temi e l’importanza delle loro scelte, ho deciso da qualche mese di intraprendere anche la via della “promozione” a piccoli passi.
E in ufficio… Finisco qui dicendovi che vi sto scrivendo dopo la giornata in cui Genova è stata la città con il caldo percepito più alto d’Europa. 45 gradi. Quando vieteranno le auto con meno di due persone a bordo?
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