Piante e fiori

Mini-guida al linguaggio dei fiori: ad ogni fiore il suo significato

Come conoscere il significato di ogni fiore per inviare il messaggio giusto

Sapevate che regalare dei fiori di lillà vuol dire comunicare la nascita di un tenero sentimento d’amore? O che omaggiare qualcuno con un’orchidea equivale a manifestare totale dedizione? Ora non più, grazie alla nostra guida al linguaggio dei fiori comunicare attraverso petali e corolle sarà decisamente più facile!

Mini-guida al linguaggio dei fiori: ad ogni fiore il suo significato

Cos’è il linguaggio dei fiori

Dare messaggi con i fiori è una tradizione che affonda le proprie radici fin dal 1800, quando per la prima volta si cominciarono ad utilizzare metodi alternativi per comunicare l’amore romantico. Andando a ritroso nei secoli, in quello che appare come un dedalo di aneddoti, miti e leggende, scopriamo che già nel Medioevo e nel Rinascimento il valore simbolico dei fiori era connesso ad importanti significati morali.

Con la nascita della florigrafia, introdotta nel 1716-1718 da Mary Wortley Montagu, moglie dell’ambasciatore inglese di Costantinopoli, e sviluppata in seguito da diversi autori di libri e dizionari nel corso dell’Ottocento, ad ogni fiore, frutto o pianta veniva fatto corrispondere un preciso significato,

Il significato dei fiori era un vero e proprio ‘codice’ segreto, utilizzato per comunicare sentimenti inconfessabili, emozioni e intime sensazioni.

A differenza di allora, oggi non si presta molta attenzione a quello che i fiori ci dicono. Oggi poche persone conoscono le mille sfumature di questo linguaggio che – a dispetto di chi lo ritiene banale e obsoleto –  ha ispirato poeti e artisti di tutto il mondo, testimone di una memoria storica che appartiene anche alla nostra identità e al legame che ci unisce al regno vegetale.

Ad ogni fiore il suo significato

Ecco, dunque, una guida al linguaggio dei fiori per i più comuni e il significato che la storia e il mito attribuiscono loro.

  • Ciclamino. Ha una valenza ambigua gli sono attribuiti significati sia positivi che negativi. Plinio il Vecchio lo considerava un vero e proprio amuleto e nei suoi scritti ne consigliava la coltivazione per tenere lontani malefici e disgrazie. Teofrasto, invece, associava i suoi petali alla forma dell’utero femminile, considerandolo un simbolo di fertilità e di buon auspicio per il concepimento. Quando si scoprì che i suoi tuberi erano velenosi per l’uomo, il ciclamino cominciò ad essere associato a sentimenti negativi, come la diffidenza e l’esitazione. Non ditelo ai maiali, però, che al contrario dell’uomo sono immuni ai suoi veleni e ne vanno ghiotti… da qui il soprannome di ‘panporcino’!
  • Papavero. In fitoterapia, il papavero rosso ha proprietà blandamente sedative e antispasmodiche, ed è associato fin dall’antichità a Saturno. Considerato quindi simbolo di pigrizia, indolenza e misantropia, è anche un simbolo di potere grazie ad una curiosa leggenda che ha come protagonista Tarquinio il Superbo, uno dei sette Re di Roma. Per insegnare al figlio come impossessarsi di una città fece gettare giù da un balcone i fiori di papavero del suo giardino con lo stelo più lungo (come dire, prima si eliminano i potenti, prima si conquisterà l’obiettivo). Ecco anche spiegata l’accezione di “papavero” in politica… Anticamente i petali di papavero venivano utilizzati come prova di fedeltà: preso un petalo si riponeva nel pugno chiuso e si faceva battere un colpo secco fino ad udire uno schiocco. Se lo schiocco non arrivava, l’amato/a di turno non era fedele.
  • Lavanda. Nella tradizione era utilizzata come efficace antidoto contro i morsi di serpente e gli antichi raccomandavano di strofinarla sulle ferite dopo averla lasciata macerare in acqua. L’unico problema era raccoglierla con la dovuta cautela: spesso i suoi cespugli erano anche il nascondiglio ideale per i serpenti stessi e ciò le ha fatto sì che nel linguaggio dei fiori diventasse sinonimo di diffidenza. Se avete appena regalato della lavanda a qualche conoscente ignari del suo significato, niente paura! Un altro significato è legato a sentimenti più positivi (‘il tuo ricordo e la mia unica felicità’).
  • Fiori di pesco. A differenza della sua apparente delicatezza e leggiadria, il fiore ha simboleggiato per molto tempo la tentazione. La leggenda narra che il pesco nacque grazie ad un pescatore che dopo aver issato faticosamente la sua rete sulla riva del mare vi trovò all’interno un strano nocciolo. Incuriosito dall’insolita scoperta, decise di piantarlo. Dopo qualche mese nacque un alberello, che durante la primavera produceva dei bellissimi fiori rosa che rallegravano l’aspetto dell’umile abitazione. Ecco perché il frutto, in omaggio all’attività che ne propiziò la scoperta, fu chiamato ‘pesca’. Oggi il pesco è il simbolo per eccellenza del risveglio primaverile e regalarne una ramoscello fiorito significa manifestare profonda ammirazione e riconoscenza.
  • Calendula. Il suo colore giallo-arancio intenso, così vivace e allegro, tradisce il vero significato che la tradizione associa ai meravigliosi fiori. La sua origine, infatti, si intreccia ad una leggenda greca che vede protagonista Afrodite. Addolorata per la morte del suo adorato Adone, la dea pianse così tante lacrime che appena toccavano terra si trasformarono in calendule. Ecco perché questo fiore oggi significata dolore, dispiacere, pena d’amore
  • Girasole. È una delle piante più antiche, celebrate e utilizzate già in epoca precolombiana quando le civiltà del tempo omaggiavano il Dio Sole adornando i suoi templi con questi bellissimi fiori. Eppure, è legato ad un’affascinante leggenda riportata da Ovidio nelle Metamorfosi. La storia narra dell’amore non corrisposto della ninfa Clizia per il dio Apollo. La ninfa, infatti, ammirava per tutto il giorno il carro del suo amato che attraversava il cielo lasciando una scia infuocata. Dopo nove giorni Apollo, non corrispondendo il sentimento e infastidito dalla fissazione della sua spasimante, la trasformò in un girasole, ma anche sotto quelle sembianze Clizia continuò ad ammirare per sempre il suo bello. È per questo motivo che il girasole oggi è simbolo di costanza, dedizione e fedeltà assoluta ma anche di un amore non ricambiato o di ossessione. Del resto, non avete mai visto il bellissimo film di Vittorio De Sica, I Girasoli, con Sofia Loren? Il suo amore infinito la porta a cercare il suo Marcello Mastroianni dato per disperso nella campagna di Russia. Un film da vedere…

linguaggio dei fiori:

  • Calla. Simboleggia l’amicizia e la stima grazie anche al suo nome, che deriva dal greco e significa ‘bello’, ed evoca eleganza e nobiltà tipici di questo fiore. Si dona per indicare una sincera ammirazione.

E voi, volete continuare a scoprire altre leggende e curiosità legate al significato dei fiori?

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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