La guida alla raccolta dei funghi per neofiti e non: quello che devi sapere per praticare in modo responsabile e senza rischi per la salute questa attività.
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Con l’arrivo dell’autunno una delle attività più rilassanti ed entusiasmanti a cui ci si può dedicare di tanto in tanto è la raccolta dei funghi. Il più delle volte si traduce in una splendida occasione per passare una giornata all’aperto e assaporare il contatto con la Natura in uno dei periodi dell’anno più suggestivi per colori e profumi.
Per svolgere questa attività nella maniera corretta, è utile una sintetica guida alla raccolta dei funghi. I neofiti, in particolare modo, la potranno trovare utile.
Che abitiate in zone collinari, in aperta campagna, in città o in montagna, raggiungere un’area boschiva propizia per la ricerca dei funghi ormai non è più un’impresa ardua e non occorre essere ‘fungaioli’ esperti per cimentarsi in questa piccola missione.
Di certo occorre munirsi della giusta attrezzatura, adottare le precauzioni minime per trascorrere diverse ore in mezzo ai boschi in totale sicurezza e soprattutto conoscere e rispettare le leggi che regolamentano la raccolta dei funghi al fine di preservare l’equilibrio dell’ecosistema boschivo.
Leggi che negli ultimi anni si sono rese necessarie per via dell’aumento del numero dei raccoglitori ‘senza scrupoli’ o inesperti che con il loro scarso senso civico e una preparazione micologica quasi assente depredavano le montagne di una quantità inverosimile di funghi (molti dei quali non commestibili).
I funghi, infatti, sono indispensabili all’equilibrio del loro ecosistema poiché aiutano le piante ad assorbire le sostanze nutritive presenti nel terreno, dunque a irrobustirsi. In questo modo la pianta produce più ossigeno e consuma una maggiore quantità di anidride carbonica, contribuendo così alla riduzione dell’effetto serra.
Inoltre sono in grado di distruggere buona parte del materiale vegetale che si deposita sul terreno, favorendo il rinnovamento arboreo e la crescita di nuove piantine. Sia i funghi commestibili che non commestibili, quindi, rappresentano una risorsa naturale preziosissima che deve essere rispettata e tutelata.
La legge del 1993 recepita da tutte le Regioni italiane è nata proprio con questo obiettivo: regolamentare la raccolta dei funghi per preservare la loro presenza su tutto il territorio nazionale. Da allora, chi si cimenta nella ricerca e raccolta dei funghi deve sapere che:
Per tutte queste ragioni, prima di programmare una passeggiata nel bosco alla ricerca di funghi, è bene informarsi dettagliatamente sulle regole vigenti nella località prescelta.
Ma passiamo ai consigli pratici da adottare prima di affrontare una giornata nei boschi. Ricordate che la Natura non deve essere mai sottovalutata poiché l’insidia e il pericolo sono sempre dietro l’angolo, soprattutto se non siete ‘esperti’ o assidui frequentatori dei boschi. È dunque opportuno:
Due accessori indispensabili per la raccolta dei funghi sono:
Oltre i consigli pratici su come affrontare una giornata nel bosco alla ricerca di funghi, la cosa più importante è, ovviamente, essere in grado di riconoscere i funghi velenosi. Le tossine contenute nelle varietà non commestibili, infatti, possono avere effetti devastanti sull’organismo, scatenare intossicazioni e reazioni allergiche molto violente e nei casi più gravi indurre perfino la morte.
Ogni anno, infatti, la cronaca italiana deve registrare decine e decine di morti per ingestione di funghi velenosi. Morti invariabilmente causate dall’imprudenza e dalla scarso livello di conoscenza di chi li raccoglie.
Un ultimo, importante, consiglio ai lettori di Tuttogreen che come noi amano le tradizioni contadine e la saggezza popolare. Il momento migliore per partire alla ricerca dei funghi potrebbe essere quello suggerito dalle fasi lunari.
Dice un vecchio detto: con luna crescente cesto scadente, con luna calante cesto abbondante. Un occhio al cielo noi lo daremo…
Alcuni libri e prodotti utili in tema raccolta di funghi:
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