Le Haworthia sono piante grasse fiorite originarie del Sudafrica e apprezzate come piante davanzale utilizzate a scopo ornamentale.
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Si tratta di un genere di piante grasse originarie del Sudafrica appartenenti alla famiglia delle Xanthorrhoeaceae. Sono piccole piante con foglie carnose e dotate di un caratteristico portamento a rosetta, prive di fusto e di modeste dimensioni.
L’origine del nome di questo genere di piante è un omaggio al botanico Adrian Hardy Haworth, uno dei primi studiosi ad occuparsene.
Facili da coltivare, sono piante si chiama in realtà ‘succulenta’ perché presenta dei tessuti detti appunto ‘succulenti’, in grado di immagazzinare e conservare l’acqua in grandi quantità. Questa caratteristica è stata sviluppata per garantirne la sopravvivenza in zone e cimi aridi e desertici.
Bella da vedere e ideale da posizionare sul davanzale a scopo ornamentale, ha un aspetto molto simile all’agave e all’aloe vera.
Tende a svilupparsi soprattutto in larghezza, mentre in altezza raggiungono al massimo i 18-20 cm. Rappresenta un’ottima idea regalo per chi ha poca esperienza con le piante, ma ama impreziosire il proprio balcone.
Esistono numerose specie, che possono mostrare notevoli variazioni nell’aspetto sebbene tutte siano di piccole dimensioni e con il caratteristico portamento a rosetta. Ecco le più comuni e decorative.
La fioritura avviene solitamente nel corso del periodo estivo ma in condizioni favorevoli o più in generale da primavera ad autunno.
Il periodo è variabile in base alla specie di questo vegetale. In ambiente domestico, quindi, non è detto che si assista alla comparsa di bei fiori o che siano particolarmente grandi. Anzi, qualora i piccoli fiori dovessero spuntare, è preferibile rimuoverli.
Queste piante grasse sono piuttosto facili da coltivare, anche per chi non è un esperto di giardinaggio e sono delle perfette piante da appartamento.
Possono essere collocate in vasi oppure sistemate in modo più creativo all’interno di contenitori originali per esaltare lo scopo decorativo. Si consiglia di metterla in vaso per spostarla facilmente all’esterno da aprile a ottobre.
Per il terriccio si può optare per quello adatto ai cactus o piante simili. Sul fondo del vaso è consigliato sistemare dei pezzi di coccio in modo tale da favorire il drenaggio dell’acqua di irrigazione ed evitare i dannosi ristagni idrici.
Come le altre piante grasse, anche questa richiede di far attenzione alla quantità d’acqua. Non occorre, infatti, esagerare con le innaffiature e verificare che il terreno sia asciutto prima di procedere.
Bisogna sempre evitare i ristagni idrici, che rischiano di essere letali per la pianta provocandone il marciume delle radici.
Inoltre, è opportuno sistemare la pianta in una posizione semi-ombreggiata. L’esposizione diretta e prolungata alla luce del sole rischia di provocare scottature e disidratazione. Si rischia così che le foglie tendano ad assumere una colorazione rossiccia.
La temperatura ottimale per questo esemplare dovrebbe rimanere costante tra i 15 e i 22°. Durante il periodo invernale, invece, queste piante non tollerano troppo e a lungo il freddo. Meglio, quindi, evitare di tenerle fuori se si scende sotto i 5°.
Questa pianta non richiede alcun intervento di potatura, a parte l’eliminazione di quelle parti già compromesse.
Anche se solitamente non è soggetta a particolari patologie, i problemi per questa pianta possono insorgere a causa dell’attacco di parassiti, come la cocciniglia. La presenza di queste ultime è indicata da chiazze bianche cotonose sulle foglie. Possono essere facilmente rimosse in modo meccanico grazie all’impiego di un batuffolo di cotone imbevuto di alcol.
La comparsa di foglie di colore scuro, invece, può essere ricondotta ad un’eccessiva irrigazione, che rischia di far marcire le radici. Un’altra possibile spiegazione può essere l’esposizione troppo ombreggiata della pianta.
Può rendersi necessaria l’eliminazione di foglie secche, che rischiano di diventare veicolo per patologie di tipo parassitario.
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