Ambiente

I giovani americani non comprano più auto

I produttori di auto americani sono preoccupati perché i millennial – i giovani nati tra la fine degli anni ottanta e i primi anni duemila – non sembrano essere interessati a possedere una macchina.

I giovani americani non comprano più auto

Si tratta di un passaggio generazionale o è un problema dell’economia attuale?

Molti analisti hanno notato come i ragazzi si preoccupino più di comprare l’ultimo smartphone o l’edizione di un videogioco, che ottenere la patente. Così, per stare al passo coi tempi, le case automobilistiche inseriscono nelle auto elementi sempre più tecnologici (display, tablet,accessi USB per smartphone).

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Il problema è che i nati nella decade precedente gli anni duemila stanno ritardando tutti i ‘marcatori’ tradizionali dell’età adulta, tipici delle generazioni precedenti: fare figli, comprare casa e, appunto, l’auto. Può sembrare un sintomo di immaturità o superficialità ma forse la spiegazione è molto semplice. Il panorama economico in cui sono cresciuti è totalmente diverso da quello che ha visto crescere i loro genitori.

Come si può decidere di comprare casa e impegnarsi in un mutuo se si è sotto-occupati, o peggio, disoccupati? Come si può acquistare un auto, pagare l’assicurazione e la manutenzione (per non parlare del carburante), se non si è finanziariamente indipendenti?

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Un altro fattore che preoccupa i produttori di auto è il fatto che le nuove generazioni hanno più probabilità, rispetto alle generazioni passate, di vivere in una comunità urbana. Ciò significa dover considerare anche la concorrenza dell’utilizzo dei mezzi pubblici e di sistemi di condivisione dell’auto.

L’auto usata fuori dalla zone urbane significa libertà di spostamento, mentre in città significa stress, traffico e fatica per la ricerca di un parcheggio. Quindi, in un centro urbano anche medio-piccolo, scegliere di spostarsi a piedi, in bici o con la metropolitana diventa più economico e salutare che spostarsi in auto.

Sarebbe bello che questa scelta non fosse causata da fattori economici ma da una libera decisione personale dettata da motivi ecologici ed a favore della salute.

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Simona Treré

Classe 1984, si è laureata a Bologna in Scienze della Comunicazione (con una tesi su Green Marketing e Green Communication) e ha conseguito il master in Comunicazione Ambientale a Roma. Dal 2009 lavora nel settore della sostenibilità ambientale seguendo la comunicazione e la progettazione ambientale per aziende del territorio. Grazie ai suoi studi e al suo lavoro si è potuta dedicare a una delle passioni: l’ecologia e il rispetto per la natura (nei suoi vari, complicati e meravigliosi aspetti). Per divertimento ha sfilato come modella di abiti green e per hobby si è avvicinata all’affascinante mondo dei “rifiuti-non rifiuti” attraverso il riciclo creativo, creando e vendendo oggetti realizzati con materiale di recupero.

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