La passione del wild swimming o nuoto selvaggio sta prendendo piede anche da noi. Scoprite quali sono i luoghi migliori per il nuoto all’aperto in Italia.
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Il nuoto all’aperto o nuoto selvaggio (wild swimming) è il nuoto libero nelle acque di laghi, torrenti, fiumi e mare, piscine naturali. Questa pratica nasce come modo per ritrovare un contatto più arcaico e viscerale con la natura. Non si tratta di allenamenti per triathlon o gare di resistenza, ma del semplice piacere di nuotare nella natura, spesso a basse temperature, 17°-18°.
Nella nostra penisola esistono luoghi incantevoli, spesso incontaminati, l’ideale per chi desidera praticare del nuoto all’aperto in Italia, circondati da paesaggi mozzafiato. Abbiamo quasi 5mila chilometri di spiagge, ma non tutti sanno che ci sono anche diversi siti di acqua dolce dove si può nuotare o almeno fare un paio di bracciate: si tratta di laghi, fiumi e torrenti no sempre sono conosciuti o frequentati dal turismo di massa. Andiamo a scoprirli.
Siamo sul lago di Garda, nel comune di Sirmione, c’è la spiaggia Giamaica, nota per la sabbia bianca incastonata tra lastroni di roccia e acque limpide. Un luogo unico per praticare il vostro nuoto all’aperto o selvaggio. Alle spalle la storica villa del poeta Catullo.
E’ una spiaggia ad accesso libero ma è raggiungibile solo quando il livello del lago è basso. Da lì si può passeggiare anche a Lido delle Bionde, con tanto di molo, bar, ristorante e noleggio di canoe.
Il Torrente Fer, in Valle d’Aosta, era un luogo molto caro al Conte Camillo Benso di Cavour. Circondato dal bosco di Cignas, è l’ideale non solo per il nuoto selvaggio ma anche per andare in canoa o praticare canyoning.
Ci sono diverse piscine naturali, create da grosse rocce levigate dall’acqua, meta preferita di residenti e turisti. Se volete un po’ di privacy potete raggiungere la zona più alta, un po’ più appartata.
Siamo nel comune di Camaiore, in provincia di Lucca. Le cascate di Candalla si raggiungono seguendo un sentiero che attraversa boschi e piscine naturali in cui è possibile immergersi e fare del wild swimming.
Lungo il percorso troverete anche un mulino abbandonato, molto suggestivo. Per chi desidera pranzare con vista sul fiume, suggeriamo l’osteria omonima.
Nel parco naturale delle Dolomiti Friulane, lungo il corso del fiume Meduna, troviamo le pozze Smeraldine di Tramonti di Sopra, in provincia di Pordenone.
Il nome deriva dal color smeraldo delle acque incontaminate, vere e proprie pozze naturali in cui tuffarsi e praticare questo nuoto a pieno contatto con la natura.
Le pozze Smeraldine sono raggiungibili a piedi seguendo un percorso che parte proprio da Tramonti di Sopra.
Riva del Garda, in provincia di Trento, con i suoi prati verdi e le spiagge libere che si perdono nel lago, offre molteplici possibilità non solo per gli amanti del nuoto selvaggio, ma anche dello sport in generale.
Si praticano infatti canottaggio, ciclismo e mountain bike proprio ai piedi delle Dolomiti del Brenta. Non mancano le attrazioni culturali, come il Museo Civico e le varie opere architettoniche.
La cascata Capelli di Venere si trova nei pressi della costiera amalfitana, in Campania. Il nome caratteristico deriva dalla dolce discesa delle acque che sembrano cadere a pioggia.
Le cascate nascono dal Rio Bussentino e possono essere raggiunte attraverso dei caratteristici ponti di legno. Per raggiungerle dovete recarvi a Casaletto Spartano e da lì proseguire verso l’Area Capello, a circa 1 km. È possibile anche piantare delle tende e usufruire dell’area pic-nic.
La Sardegna riserva non solo spiagge incontaminate, ma anche angolini più nascosti con piscine vulcaniche, sorgenti di lava e gole caratteristiche.
Uno di questi è il Rio Pitrisconi, nella zona est della montagna di San Teodoro. In breve tempo è diventato uno dei torrenti più noti per i percorsi in canoa.
L’odore di ginepro e mirto, unito alle tonalità del rosa, giallo e arancio del granito rendono questa località unica agli occhi dei turisti.
Proseguiamo il nostro tour del nuoto open air e andiamo a scoprire le Terme del Bullicame, in provincia di Viterbo, citate persino da Dante nella Divina Commedia.
Queste terme sono ad accesso libero, l’acqua è raccolta in una sorta di recinto e si disperde in due diverse piscine. La zona non è fornita di servizi, per cui se volete trascorrere una giornata diversa dal solito, portate tutto l’occorrente, dal cibo alle bevande, ombrelloni e quant’altro.
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Pietrapazza è un borgo abbandonato nella valle del Bidente, situata all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, vicino al monte Falterona.
Il fiume di Pietrapazza ha creato negli anni gole e cascate, scavando nelle rocce. Proprio qui d’estate i turisti ne apprezzano le acque cristalline, immergendosi nelle sue acque per trovare ristoro dal clima torrido.
Un altro luogo davvero particolare dove si possono fare due bracciate rigeneranti in acqua fredda è la pozza più famosa tra quelle della valle di Malbacco, poco lontano da Seravezza, in provincia di Lucca. Si chiama Pozza della Conca, ma è nota anche come Pozzo (o Pozza) della Madonna. Questa spettacolare piscina naturale di acqua cristallina è raggiungibile a piedi, lasciando l’auto all’inizio della ZTL, o, se siete sportivi, in bicicletta (noi l’abbiamo raggiunta da Cinquale/Forte dei Marmi).
Ci spostiamo adesso nelle Marche per l’ultima località adatta al nuoto selvaggio: la Cascata del Sasso, sul fiume Metauro.
Pensate che questa è una delle 10 più grandi cascate in Italia, meta preferita anche dai pescatori. Due piscine e piccole cascate attirano i visitatori, oltre ad un’area pic-nic ben attrezzata anche per il barbecue.
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