Non si chiameranno più Verdi, non ci sarà più il sole che ride e gli altri simboli storici dei Verdi italiani, ma sarà una piattaforma di aggregazione politico-ecologista sul modello di Europe Ecologie in Francia e dei Gruenen tedeschi, che tenterà di riprendersi un posto in Parlamento coinvolgendo anche le forze migliori della società civile.
Questo è in sintesi il senso dell’ultima reincarnazione dei Verdi italiani, che guardano oltre Alfonso Pecoraro Scanio e vanno direttamente dal grande vecchio dell’ecologismo europeo Daniel Cohn-Bendit a prendere un po’ di lezioni di comunicazione.
Una piattaforma programmatica con molti spunti interessanti e condivisibili, ma che ancora non ha un nome preciso.
Con ogni probabilità il nome di questa nuova aggregazione politica sarà deciso nel workshop del prossimo 16 e 17 ottobre, che non mancheremo di seguire. E voi, che cosa ne pensate?
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