I designer Jacob Douenias e Ethan Frier sono i protagonisti di un nuovo progetto chiamato Living Things, una linea di arredamento che sfrutta la fotosintesi naturale di un microorganismo l’alga spirulina.
La spirulina è infatti una microalga ovvero una pianta unicellulare, senza radici e foglie, capace di generare una fonte energetica rinnovabile nel tempo. E’ stata scelta perché riesce a riprodursi anche nelle acque alcaline, a differenza di altri batteri.
L’idea dei designer è quella di sfruttare l’energia prodotta da questi microrganismi assimilando luce, calore e anidride carbonica all’interno di un’abitazione.
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Questa energia può essere utilizzata come fertilizzante, biocarburante o come fonte energetica pura. L’impiego dei microrganismi nell’industria non è un fenomeno nuovo: oramai sono comunemente utilizzati nella gestione dei rifiuti, in agricoltura o nella produzione delle bevande alcoliche.
Integrando queste alghe con i mobili d’arredamento si possono creare dei mobili ‘viventi’ (da qui il nome della linea), che cambiano colore di continuo seguendo il ritmo di crescita delle piante. Per questo sono state scelte delle grandi ampolle di vetro trasparenti da cui filtra un verde intenso.
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I filamenti di spirulina non sono visibili singolarmente, ma creano una miscela unica che si adatta al tipo di contenitore scelto. Le varie ampolle sono collegate a tubi e cavi e tutto viene gestito da un piano di lavoro mediante il quale si può ripulire il liquido nel caso diventi troppo denso e si possono svuotare i contenitori.
Facendo essiccare la spirulina si avrà a disposizione un integratore naturale dalle molteplici proprietà, tanto che il prodotto viene comunemente venduto in erboristeria sotto forma di pastiglie.
Focus: La casa che va ad alghe
Un prototipo del progetto è stato esposto al museo d’arte di Pittsburgh, il Mattress Factory. E’ stata ricreata un’installazione che simula come sarebbe vivere in un soggiorno circondati da coltivazioni di microrganismi.
E voi, sareste interessati a questo nuovo concept dell’arredamento vivente?
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