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Il Parco del Gran Paradiso compie 90 anni

Novant’anni e non dimostrarli. Eppure li compirà il prossimo 3 dicembre. Parliamo del Parco Nazionale del Gran Paradiso, istituito nel 1922, il più antico Parco nazionale italiano insieme al Parco Nazionale d’Abruzzo (inaugurato pochi mesi dopo). Si trova a cavallo delle regioni Valle d’Aosta e Piemonte ed è gestito dall’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, con sede a Torino. Si estende per una superficie di circa 71.000 ettari, su un terreno prevalentemente montuoso.

Il Parco del Gran Paradiso compie 90 anni

La storia del Gran Paradiso è strettamente intrecciata con la salvaguardia del suo animale simbolo: lo stambecco (Capra ibex). Questo ungulato, un tempo largamente diffuso a quote elevate, oltre il limite del bosco, su tutto l’arco alpino è stato oggetto di caccia indiscriminata per secoli. I motivi per cui lo stambecco era una preda così ambita dai cacciatori erano i più disparati: la succulenza delle sue carni, alcune parti del suo corpo erano considerate medicinali, l’imponenza delle sue corna ricercate come trofeo e persino il potere afrodisiaco attribuito ad un suo ossicino (la croce del cuore) spesso utilizzato come talismano.

Per tanto, inizialmente, il Parco è stato ideato come vasta riserva per questo animale
Il 3 dicembre 1922 re Vittorio Emanuele III, nei primi giorni del governo Mussolini, firmava il decreto legge che istituiva il Parco Nazionale del Gran Paradiso. L’articolo 1 del decreto sancisce che la finalità del parco è quella di “conservare la fauna e la flora e di preservare le speciali formazioni geologiche, nonché la bellezza del paesaggio“. L’articolo 4 sancisce che la gestione è affidata alla Commissione Reale del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Seguono una serie di norme: nel perimetro del parco sono vietate la caccia e la pesca, l’accesso con cani, armi ed ordigni che servano a tali scopi, la Commissione può sospendere e regolare il pascolo in alcune località. Il servizio di vigilanza venne affidato al Corpo Reale delle foreste che reintegrò tutti i guardaparco della vecchia riserva che ne fecero richiesta.

Ma nel 1933 il Parco perse la propria originaria missione, vivendo anni difficili. Fu abolita infatti con regio decreto la Commissione Reale e la gestione del parco passò al ministero (fascista) per l’Agricoltura e Foreste. La sorveglianza, affidata alla Milizia Nazionale Forestale divenne una sorta di servizio punitivo: venivano mandati dei malfattori o degli antagonistici politici, spesso non abituati alla rigidità della montagna, ad espiare le proprie pene (una specie di “piccola Siberia” italiana).

La vigilanza perse d’efficacia, riprese il bracconaggio e a volte fu persino ordinato ai guardaparco di uccidere esemplari di stambecchi e di camosci della miglior specie per farne dono alle autorità militari. Durante la guerra, data l’assoluta scarsità di viveri, il bracconaggio si rese necessario anche per la popolazione locale.

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Dopo la II guerra mondiale, gli stambecchi erano ridotti ad appena 400 capi. Il 5 agosto 1947, con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, venne istituito l’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso con un consiglio di amministrazione composto da 13 elementi ed un corpo di guardie giurate alle sue dirette dipendenze. Fu nominato direttore soprintendente (lo sarà sino al 1969) il prof. Renzo Videsott che l’anno successivo, nel 1948, vi costituirà nel castello di Sarre la prima associazione ambientalista italiana, la Federazione Nazionale Pro Natura.

Terminava così il lungo percorso di passaggio, durato quasi un trentennio, da riserva di caccia al parco nazionale. Oggi, il Parco nazionale del Gran Paradiso è senza dubbio una delle più belle mete d’Italia, adatta a qualsiasi tipo di esigenza, specialmente per le famiglie. Nel 2006 è stato insignito del Diploma europeo delle aree protette.

Fatta questa doverosa cronistoria, veniamo agli eventi organizzati per festeggiarlo. L’evento inaugurale che darà il via a tutte le manifestazioni è previsto a Torino il 20 maggio, mentre Aosta ospiterà la festa conclusiva, il 3 dicembre 2012, data effettiva del compleanno del Parco.
Sul territorio tutte le rassegne ormai consolidate si svolgeranno sul tema della lunga storia del Parco Nazionale: “A piedi tra le nuvole” in Valle Orco e in Valsavarenche, “Una valle fantastica” in valle Soana, “Noasca da Re” con la rievocazione storica dell’arrivo del Re Vittorio Emanuele II in Valle.

Negli altri comuni del Parco ci saranno interessanti appuntamenti: a fine maggio in Valle D’Aosta la festa delle scuole, con animazione teatrale aperta al pubblico, a fine giugno a Cogne Floralpe, appuntamento per gli appassionati di giardinaggio. Due giorni da ricercatore quest’anno si svilupperà con 2 appuntamenti, uno a Cogne, uno in Valsavarenche sui temi della biodiversità e della marmotta. I partecipanti potranno vivere per due giorni in quota insieme ai ricercatori e ai guardaparco e partecipare alle loro attività. A fine settembre a Noasca “ottobre, tutti a scuola!” escursione a piedi con visita all’antica scuola elementare nella Borgata di Maison e merenda con prodotti tipici.

Per tutti gli aggiornamenti vi rinviamo al sito ufficiale del Parco Nazionale del Gran Paradiso, alla pagina apposita.

Vedi anche:
Parco Nazionale del Gran Paradiso – Giardino Botanico Alpino Paradisia
Parchi Nazionali e Parchi Naturali Italiani: quanti e dove sono?

Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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