Colorare i tessuti in maniera naturale utilizzando coloranti organici è possibile. Solitamente cotone, lino o lana possono essere tinti utilizzando pigmenti naturali, estratti da frutta, fiori, radici e minerali. Si tratta di una difficile e antica arte, l’ars tinctoria, che rende ciascun capo unico e irripetibile.
In passato, prima dell’avvento delle economiche colorazioni sintetiche preparate industrialmente, le fibre venivano colorate unicamente con materie prime naturali. Era un lavoro duro e faticoso, che veniva fatto da artigiani specializzati, i tintori appunto.
Oggi trovare tessuti tinti a mano è davvero difficile. Se ne producono ancora in India, dove un’intera casta si dedica a questo difficile e usurante lavoro. In Occidente, a parte rari casi, l’industria tessile fa uso quasi esclusivamente di tessuti e filati colorati sinteticamente.
Tingere i tessuti con coloranti naturali sta però tornando di moda, un po’ per approccio green, un po’ perché il colorante naturale non ha controindicazioni per la salute. Infine, perché il prodotto che se ne ricava è davvero speciale, unico e dall’aspetto vissuto.
Scopriamo ora come colorare i tessuti naturalmente anche a casa.
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I tessuti nell’antichità venivano colorati mediante prodotti coloranti presenti in Natura. Questo metodo antico viene ancora praticato in qualche laboratorio artigianale sparso nel Mondo, ma è stato quasi completamente sostituito dai ben più economici coloranti di sintesi, inventati verso la metà dell’800.
Tingere con coloranti naturali è una tecnica antica, che va eseguita con attenzione e con tanto tempo a disposizione.
Oggi possiamo provare a farlo anche a casa, cercando di seguire alcuni consigli, per ottenere un tessuto particolare ed esclusivo.
Scopriamo i più comuni coloranti naturali e come procedere per colorare dei capi.
La Natura offre una svariata quantità di fiori, frutti, spezie, radici e ortaggi che vantano capacità tintoria, cioè possono rilasciare colore. A seconda del colore che si vuole ottenere, si può utilizzare un elemento specifico:
Trattandosi di colorazioni naturali il risultato sarà sempre unico. Dipenderà dalla quantità di materia prima usata, dalla tipologia e da quanto il tessuto venga immerso nel colorante.
Non tutti i tessuti si possono tingere facilmente usando coloranti naturali. In realtà sono le fibre di origine naturali vegetale come il cotone, la canapa, il lino, la seta, la lana a riuscire ad accogliere la colorazione naturale e a mostrare meglio la tinta.
Si consiglia di provare su un tessuto biologico al 100% per osservare come le fibre riescano ad assorbire in pieno la colorazione.
Attenzione: se si vuole procedere a tintura naturale fai da te, non scegliere tessuti sintetici non hanno le fibre che assorbono il colore.
Adesso vediamo quali sono tutti i passaggi.
Il colorante naturale viene estratto da fiori, bacche, frutti, radici. Bisogna scegliere la materia prima fresca e in piena maturazione, così da avere maggior potere colorante.
Prima di iniziare il processo di tintura è inoltre consigliato di lavare bene il tessuto, in modo da rimuovere ogni residuo di sporco e di lasciarlo umido. In questo modo le fibre siano pronte ad assumere la colorazione.
Per il lavaggio utilizzate detersivi ecologici o semplice sapone di Marsiglia.
Preparate il fissativo, o mordente, che serve per aiutare il tessuto ad assumere più facilmente i coloranti naturali. I fissativi sono composti da
Il primo step è lasciare il tessuto ancora bagnato nella soluzione fissativa per un’ora.
Quindi risciacquare con acqua fredda il tessuto.
Prima di iniziare a maneggiare la tintura si consiglia di indossare guanti e abiti da lavoro, perché il colorante seppur di origine naturale, può essere permanente.
Il procedimento avviene tramite un ammollo prolungato in vasche contenenti acqua e i pigmenti naturali. Più il tessuto resta immerso nella soluzione e più intenso sarà il colore.
Il bagno di colore si ottiene portando ad ebollizione gli ingredienti prescelti. Si lascia la materia prima, fiore o frutto o ortaggio che sia, a bollire in acqua:
Lasciate bollire l’ingrediente naturale in acqua per almeno un’ora e poi filtrate per eliminare l’ingrediente utilizzato, che potrebbe interferire con la colorazione.
Dopo aver lasciato il tessuto nel bagno fissativo è il momento di immergerlo nel bagno tintorio per circa un paio d’ore, mescolando di tanto in tanto per cercare di colorare uniformemente tutte le fibre.
Va ricordato che il tempo di ammollo e la quantità di colorante nella vasca di ammollo determina l’intensità del colore. Di solito occorre tanta tintura quanto è il peso del tessuto.
Durante l’ammollo si può sbriciare, ricordandosi che da bagnato il colore appare più intenso.
Cercate di mantenere tiepida l’acqua tinta perché il calore ammorbidisce le fibre, che così assorbono meglio il colore.
Raggiunto il tono desiderato nel bagno caldo di colore, immergete il filato o tessuto ben strizzato in acqua fredda con fissativo: sale o aceto.
Lasciate in questa soluzione per tutta la notte. Quindi strizzate e lasciate ad asciugare.
Ecco alcune dritte:
I tessuti naturali come cotone, lino, seta e lana si possono tingere utilizzando il vino. Per procedere alla tintura colore bordeaux occorre procedere in questo modo:
Tingere un tessuto organico con hennè lo renderà marrone-arancio oppure blu- nero se si usa l’indaco, detto anche hennè nero. Ecco come procedere:
Il caffè stato utilizzato nei secoli passati come tintura naturale per colorare le stoffe nei toni dal beige al marrone.
Oggi si può utilizzare soprattutto se si vuole dare un effetto invecchiato o vintage ad un tessuto, sia esso lino, lana o cotone. Anche in questo caso le fibre sintetiche non assorbono il colore.
Il procedimento è il seguente
Si possono tingere i tessuti naturali come la seta, il lino, il cotone e la lana utilizzando le colorazioni naturali estratte da alcuni fiori freschi. In particolare, per ottenere.
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