Oggi vi vogliamo segnalare un esempio significativo di buona gestione e di sfruttamento dei vantaggi delle fonti energetiche alternative che viene dalla Val Sabbia, in provincia di Brescia.
L’esempio ci arriva dalla piccola comunità montana della Val Sabbia, dove è stata realizzata in tempi record una centrale fotovoltaica pubblica perché il finanziamento scadeva entro la fine dell’anno. Il presidente della comunità montana, Ermano Pasini è riuscito in soli tre mesi a realizzare un “miracolo”: ha “strappato” le autorizzazioni necessarie e il consenso dei comuni di destra e sinistra e con grande tenacia, ha ottenuto un finanziamento di ben 23 milioni e mezzo di euro dalla Banca cooperativa Valsabbina.
Così un vecchio rudere adibito ad allevamento di tacchini, con tetti di amianto dannosissimi per la salute, è stato smantellato e ristrutturato. 24.024 pannelli di 38.438 metri quadri sono stati stesi sul terreno con un impatto minimo e un risultato visivo anche abbastanza gradevole: l’area adesso somiglia ad un “lago di luce”.
Allacciato alla rete elettrica, l’impianto fornisce 7,8 milioni di Kilowatt l’anno e produce un ricavo che in parte permette il pagamento del mutuo e in parte va a creare un “fondo spese” per i comuni della zona.
Certo, obietterete, una cosa è realizzare un progetto del genere in un piccolo centro, altra è farlo ad esempio in una zona limitrofa ad una grande città ma comunque rinnoviamo i nostri complimenti sinceri alla Comunità Montana della Valsabbia!
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