In Scozia energia elettrica dal whisky!
L’idea può sembrare bizzarra, ma il progetto di costruzione di un impianto per le biomasse che utilizzi gli scarti del whisky è reale. A Rothes, nel nord della Scozia, la società Helius Energy ha appena stanziato ben settanta milioni di euro. Il progetto è denominato CoRDe e la sua realizzazione dovrebbe avvenire entro i prossimi tre mesi.

Questo tipo di impianto utilizzerà proprio gli scarti della produzione del famoso liquore per trasformarli sia in energia elettrica, sia in integratori per alimenti, destinati agli animali.
Secondo le previsioni, la centrale produrrà più di 7,2 megawatt di energia rinnovabile. I rifiuti proveranno da aziende di whisky assai note. Tra le tanti, Glenlivet, Chivas Regal, Macallan e Famouse Grouse.
Grazie a questa nuova centrale, la Scozia prevede di risparmiare ben 46.000 tonnellate annuali di anidride carbonica rispetto all’utilizzo di un impianto a carbone. Il progetto si inserisce nella decisione del governo scozzese di passare, entro il 2020, al ricorso di fonti rinnovali per l’80% del consumo di energia elettrica.
La maggior parte delle distillerie della Scozia sono concentrate nella stessa zona dove sorgerà la centrale. L’impianto dovrebbe entrare in funzione entro il 2013 e utilizzerà un ciclo combinato che produrrà sia calore che energia. L’elettricità prodotta alimenterà 9.000 abitazioni.
Il progetto permetterà inoltre di creare un centinaio di nuovi posti di lavoro durante la costruzione dell’impianto e una ventina di posti fissi una volta che sarà entrato in funzione.
Per il suo progetto, la Helius Energy gode dell’appoggio degli ambientalisti. Gli scienziati dell’Università di Edimburgo hanno inoltre annunciato di aver trovato un metodo di produzione di biocarburante, sempre derivante dagli scarti del whisky, che potrebbe alimentare anche auto ed aerei. Il nuovo carburante potrebbe essere disponibile entro pochi anni.
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