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Indigeni amazzonici a rischio per estrazione di petrolio nella foresta

C’era una volta, sulle rive del fiume Yaquerana al confine tra Brasile e Perù, una lingua di foresta amazzonica incontaminata abitata dalla tribù dei Matsés, che vivevano in totale simbiosi con l’ecosistema circostante. Questa storia purtroppo rischia di non avere un lieto fine, a causa dell’inarrestabile cupidigia dell’Occidente “civilizzato”.

Indigeni amazzonici a rischio per estrazione di petrolio nella foresta

La compagnia petrolifera canadese Pacific Rubiales ha ottenuto dal Governo peruviano i permessi per tracciare linee sismiche e scavare pozzi alla ricerca di greggio, causando all’ambiente circostante danni ingenti in termini di inquinamento e distruzione delle risorse.

I 2.200 uomini e donne del popolo Matsés combattono una battaglia quotidiana per impedire lo scempio delle loro terre fin dal 2008, quando il Governo di Lima concesse a due compagnie petrolifere 5 lotti di terreno in realtà destinati a riserva indigena.

FOCUS: Anche gli indigeni dell’Amazzonia a rischio estinzione per la fame di materie prime

 

I Matsés – noti come “uomini giaguaro” per i tatuaggi e gli ornamenti che ne emulano le fattezze – incontrarono per la prima volta l’uomo bianco nel 1969: da allora la loro sopravvivenza fu messa a rischio dalle nuove malattie introdotte dai coloni, per le quali il loro sistema immunitario non era preparato.

Gli uomini giaguaro vivono di caccia e pesca e bevono l’acqua del fiume, per loro la salute della foresta è sinonimo di sopravvivenza: per questa ragione lottano per impedirne la contaminazione, che decreterebbe inevitabilmente la fine del loro popolo. Nonostante le rassicurazioni fatte agli indios, il Governo peruviano permette al progetto da 36 milioni di dollari di proseguire, conscio del profitto che può trarne.Lo scorsop  migliaia di nativi si sono riuniti lungo il confine tra Brasile e Perù per chiedere ai Governi di fermare le prospezioni petrolifere, mettendo così fine alla devastazione della foresta.

Ancora una volta la cupidigia rischia di causare enormi danni: non ci resta che sperare che il ruggito del giaguaro sia più forte del fruscio delle banconote.

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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