Un passo in avanti per l’Inghilterra dal punto di vista energetico. Conosciuta per le sue enormi centrali elettriche di cemento e per le sue torri di raffreddamento produttrici di carbonio, dal tremendo impatto visivo, l’Inghilterra si era guadagnata una delle ‘maglie nere’ dal punto di vista ambientale in Europa.
Gradualmente ha deciso di puntare, finalmente, sul futuro e sulle rinnovabili ed in una progettualità più ampia sono stati anche approvati progetti per nuovi impianti di biomasse di nuova generazione che diminuiranno dell’ 80% le emissioni inquinanti rispetto alle centrali a carbone.
Una delle prime centrali a biomasse di nuova generazione è un progetto sperimentale molto originale, che si chiama Bei-Teeside. Situato sulle rive del fiume Tees– da dove prende il nome- l’impianto porta la firma di Thomas Heatherwick, un consulente di un’azienda londinese che ha ideato questo impianto.
A guardarlo, darebbe l’idea di un vulcano. Si tratta, infatti, di una sorta di “montagnetta” ricoperta di piante e terra che produrrà energia dalla combustione dei residui delle lavorazioni delle piantagioni palma da olio, si calcola, per ben 50 mila abitazioni, sfruttando la vicinanza del fiume per il trasporto. I gusci di palma da olio, fondamentali per la combustione, saranno trasportati via fiume, evitando il trasporto dei camion.
La centrale sarà anche un luogo di uffici, di lezioni sulle energie rinnovabili per le scuole e sarà pronta per l’accoglienza ai visitatori.
Insomma, una centrale moderna che potrà essere una concreta opportunità di rilancio economico per una zona depressa in Inghilterra.
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