Investire nelle rinnovabili paga sempre: previsti 52mila nuovi posti
Investimenti ridotti per migliaia di posti di lavoro. In sostanza, un “guadagno netto” in termini di occupazione e inserimento soprattutto dei giovani nel mercato del lavoro. E’ questo il quadro ottimistico che potrebbe tracciare la green economy, così almeno la pensano il WWF e altre ONG internazionali, che insieme hanno prodotto il report “Investire sul futuro: Più posti di lavoro con un bilancio dell’Unione Europea più verde”, con riferimento al budget 2014- 2020 dell’Unione Europea.

Entrando nel dettaglio, secondo le stime contenute nello studio, investendo un miliardo di euro in infrastrutture sostenibili e programmi ambientali in agricoltura si potrebbero originare 29mila posti di lavoro. Un numero di occupati che finanziando il settore delle rinnovabili potrebbe salire a 52.700, mentre altri 25.900 posti di lavoro sarebbero disponibili nel comparto del risparmio energetico.
L’indagine d’altro canto pone l’accento sull’assenza di una analisi costi-benefici, soprattutto a livello occupazionale, riguardo agli investimenti effettuati finora da Bruxelles: il WWF sostiene infatti che investimenti nella green economy produrrebbero più posti di lavoro e a costi inferiori rispetto a quelli previsti dalle attuali Politiche di Coesione e dalla Politica Agricola Comune (PAC).
Un ripensamento di politiche consolidate, quindi, è secondo la nota organizzazione ambientalista, opportuno anche per i singoli Stati membri.
Stime più puntali, – sostengono le organizzazioni eco-friendly – potrebbero determinare investimenti contenuti e mirati nei settori dell’economia verde, e dunque originare un maggior numero di nuovi posti di lavoro.
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