Non è un esperimento, una promessa, qualcosa che funziona solo in piccolissime realtà: stavolta è una delle città più grandi d’Italia a essere in prima linea per l’ambiente con una modernissima centrale di teleriscaldamento che permetterà di ridurre, ogni anno, ben 130 tonnellate di ossidi di azoto e 400 tonnellate di ossidi di zolfo e 17 di polveri per un investimento totale di circa 500 milioni di euro.
L’impianto di cogenerazione è stato realizzato da Iren Energia (la società che si occupa di distrubuzione di energia termica) e porterà il riscaldamento nelle case di 550 mila abitanti, pari al 55% degli edifici della città torinese. I suoi numeri dicono tutto: centrale di cogenerazione da 400 MW elettrici e 220 MW termici. Il risparmio è notevole: Torino risparmierà 100 mila tonnellate di petrolio. L’intenzione è quella di estendere all’intera città il teleriscaldamento: si sta infatti lavorando per il nord-est in modo da raggiungere altre 150 mila persone, con altri 10 milioni di metri cubi dall’impianto.
Tutto questo ha degli immediati risvolti ambientali: la qualità dell’aria, innanzitutto. La sua costruzione porterà in breve allo spegnimento di caldaie obsolete e vecchie, inquinanti centrali termiche, consentendo un risparmio ‘reale’ per 15 milioni di m3. Torino sarà la città più teleriscaldata d’Europa e risponderà pienamente alle direttive regionali che a loro volta rispondono a quelle dell’Unione Europea. E, per una volta, saremo davvero un esempio per tutti.
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