In Italia aumenta il numero dei vegani, e, soprattutto, dei vegetariani. Nonostante spesso vengano diffuse notizie non sempre lusinghiere nei confronti di queste abitudini alimentari, e di stili di vita in generale. Il più delle volte, comunque, sono più fomentatrici di inutili allarmismi che reali pericoli. Perché dipende sempre da come si vive queste pratiche alimentari.
Secondo l’ultimo rapporto Eurispes, che ogni anno ‘fotografa’ le abitudini degli italiani per carpirne eventuali cambiamenti, in Italia i vegetariani sono aumentati arrivando al 7,1%, mentre i vegani sono all’1%. Ciò significa che nella popolazione italiana otto italiani su cento hanno delle abitudini alimentari che li portano a rinunciare a carne e pesce. E in maniera più ridotta circa 60.000 italiani non mangiano i derivati degli animali: uova, latte vaccino, formaggi e miele.
Del resto, un numero sempre maggiore di persone anche nel resto del mondo si è convertita in questi anni all’alimentazione vegetariana.
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Nella decisione di chi persegue tale drastica scelta, vi troviamo per il 30% motivi di salute. Seguono quelli relativi al rifiuto di contribuire al sistema degli allevamenti intensivi e poi quelli legati alle ragioni ambientali, dato che l’alimentazione onnivora contribuisce non poco all’inquinamento globale.
Sempre per quanto riguarda le abitudini alimentari, il dossier Eurispes sottolinea come 8 italiani su 10 preferiscano i prodotti italiani (nel 2012 erano il 77%). Lo stesso numero di italiani predilige i prodotti di stagione, mentre il 56% quelli a km 0. Più del 50% acquista prodotti a marchio Dop, Igp e Doc; e qui l’aumento del dato rispetto al 2012 è del 7%. Infine, il 30% dei consumatori italiani preferisce i prodotti biologici, sempre più una realtà nel mercato italiano.
Le scelte alimentari oggi – e non solo vegetariane – sono sempre più interpretate dalle aziende come possibili nicchie di mercato e diventano così oggetto di forte interesse; si possono dunque trovare alimeti per vegetariani e vegani in quasi tutti i supermercati e si moltiplicano anche ristoranti e negozi che vendono prodotti a base di verdura e cereali al posto dei tradizionali (pensate al burger vegetale). Sono sempre di più i prodotti e le linee specifiche dedicate all’alimentazione vegetariana e vegana. L’industria alimentare prende dunque atto che i vegetariani rappresentano ormai un target molto interessante.
Molti dubbi però riguarda il fatto che genitori vegetariani, o addirittura vegani, impongano la loro stessa dieta alimentare ai propri figli. Peraltro, si sono anche verificati casi di ricovero per malnutrizione, sebbene si tratti di situazioni eccezionali, per aver praticato una rigida dieta vegana ai figli. In realtà molti erano situazioni che riguardano bambini a cui veniva fatta seguire una dieta onnivora.
Il dibattito in merito è comunque ancora aperto. Fateci sapere la vostra.
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