Scoprite tutto sulla iuta una fibra vegetale molto diffusa per confezionare i sacchi e dalle molteplici proprietà, che conferisce un tocco raw all’arredo.
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La iuta o juta è una fibra tessile di origine vegetale prodotto principalmente nei Paesi asiatici e utilizzata soprattutto per i sacchi di derrate alimentari coloniali come caffé e cacao, che sta riscuotendo sempre più interesse grazie alla sua totale biodegradabilità, alla sua sostenibilità ambientale e alla sua versatilità.
Questa fibra, infatti, può essere totalmente riciclata, la sua coltura è praticamente priva di impatti nocivi sulla natura e da sola o in combinazione con altri tessuti naturali, come la seta, il cotone, la canapa, il lino, è utilizzata in molteplici ambiti.
Conosciuta anche come canapa di Calcutta è la seconda tra le fibre naturali di origine vegetale più diffuse dopo il cotone e la più economica tra quelle vegetali. È ricavata da piante erbacee che crescono nelle regioni tropicali dell’Africa e dell’Asia.
Si può scrivere indifferentemente iuta o juta, entrambe le eccezioni sono considerate corrette nella lingua italiana.
La pianta appartiene alla famiglie delle Corchorus, erbe annuali che crescono spontaneamente nelle regioni monsoniche dove si registrano piogge intense e un clima molto umido.
La crescita di queste piante dipende dalla quantità di pioggia caduta, precipitazioni troppo intense o troppo scarse possono influire sulle dimensioni del raccolto e sulla sua qualità.
Questo tipo di coltivazione è a basso impatto ambientale in quanto cresce rapidamente senza bisogno di fertilizzanti e concimi chimici, reintegra i nutrienti del suolo e ha un’ottima resa.
La maggior parte della produzione mondiale della iuta avviene nell’area del fiume Gange e i principali paesi produttori sono India, Bangladesh e a seguire Cina, Thailandia, Birmania, Pakistan, Nepal e Bhutan.
Da sempre conosciuta e utilizzata nei paesi asiatici, la iuta è stata introdotta in Europa nel diciannovesimo secolo, quindi, in tempi relativamente recenti rispetto ad altre fibre naturali.
All’inizio questa fibra a causa della sua difficoltà di lavorazione venne utilizzata principalmente per la produzione di tappeti, poi il progressivo sviluppo delle tecniche tessili né consentì un più ampio utilizzo in tutti quei settori dove il prezzo rappresenta una discriminante importante.
La iuta venne così preferita al lino e alla canapa nella produzione di sacchi, imballaggi e tessuti da lavoro.
Questa fibra naturale presenta una colorazione che può variare dal bianco, al giallognolo al bruno e si presenta ruvida al tatto. La qualità è determinata dalla sua lucentezza e finezza. Più il filato è fine e lucido maggiore è la sua qualità.
Si caratterizza per:
Inoltre, è la fibra green per eccellenza, in quanto totalmente biodegradabile e riciclabile.
Si tratta di un materiale estremamente versatile, che viene impiegato in molteplici settori per i più diversi utilizzi. Inoltre grazie alla sua sostenibilità ambientale è probabile che in futuro sarà ancora più diffusa.
Da sempre questi sacchi grazie alla loro economicità e resistenza rappresentano l’opzione più comune per il trasporto di merci e, soprattutto, di generi alimentari.
Le borse realizzate in questo materiale rappresentano un grande classico della moda estiva.
Capienti, resistenti e molto versatili possono essere utilizzate per fare la spesa, per portare asciugami, libri e giochi dei bambini in spiaggia o come dettaglio capace di donare un tocco di originalità agli outfit estivi.
Questa fibra naturale può essere acquistata a metri, opzione molto pratica per coloro che intendono utilizzarla per riparare le piante e i cespugli del giardino dal gelo.
È possibile acquistare iuta al metro presso negozi specializzati di tessuti oppure online. Su Amazon sono disponibili diverse offerte di iuta al metro:
Ecco anche dove trovare i sacchi di iuta online:
Può essere lavata in lavatrice anche ad alte temperature, ma è sconsigliato l’utilizzo di ammorbidenti che possono danneggiarla.
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