Scopriamo l’albero della Jacaranda, una dei più belle piante tropicali, caratterizzato da speldidi fiori colorati, ideale per abbellire il giardino in un clima mite e mediterraneo.
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È un albero appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae. Si tratta di una specie originaria dei Paesi dell’America centrale e meridionale.
In molte zone, vista la bellezza dei suoi fiori, viene impiegato per ornare i viali e le strade. Tuttavia, con qualche accortezza, può essere coltivato anche in casa.
Cerchiamo di capire quindi come prendercene cura, scegliendo il giusto terriccio, la posizione e dosando irrigazione e concimazione.
Ha portamento arbustivo o arboreo. Si tratta di una specie a foglie decidue. Queste si presentano come un insieme di foglioline più piccole, lanceolate e di un verde brillante.
La chioma è densa e regolare, molto folta ed imponente. I rami sono di colore marrone chiaro e nodosi, mentre i fiori sono composti da pannocchie nelle tonalità dall’azzurro al violaceo, davvero suggestivi.
Esistono più di 50 varietà diverse. La più famosa è però la Jacaranda mimosifolia, chiamata così perchè ricorda in qualche modo la pianta di mimosa.
È una specie semi-sempreverde, con foglie verdi molto simili alla pianta di felce. I fiori sono di colore azzurro.
Nei primi anni può essere coltivata in casa ma non riesce a superare l’altezza di 3 metri. Poi va spostata in giardino, dove può raggiungere anche i 15 metri facilitata dalle condizioni ambientali e climatiche. Viene chiamata anche falso palissandro.
Questa tipologia di albero non richiede particolari attenzioni. È abbastanza robusta e resistente. Ha una crescita molto rapida e questo ne ha favorito l’uso come pianta ornamentale.
La pianta, date le sue origini, necessita di un clima mite e ventilato, altrimenti va coltivata all’interno. Prestate attenzione alle gelate e posizionatela in una zona soleggiata. Tollera bene le temperature alte.
Fiorisce in tarda primavera e in alcuni casi si assiste ad una nuova fioritura anche in autunno. Produce dei grappoli formati da tanti fiori a forma tubolare, lunghi circa 5 cm e dal tipico colore violetto. Questi compaiono prima che nascono le foglie.
Durante la stagione autunnale arrivano invece dei baccelli di colore marrone, con i semi all’interno.
La concimazione avviene solo durante la stagione primaverile ed estiva, a cadenza quindicinale. Meglio utilizzare del concime liquido che andrete a diluire nell’acqua. Scegliete un prodotto che sia ricco nei suoi microelementi.
Se scegliete di coltivare la pianta in vaso, dovete orientarvi sulla varietà mimosifolia.
Il terriccio deve essere mescolato a sabbia, ricco di sostanze organiche. Le annaffiature vanno regolate in maniera tale che la terra sia sempre umida durante la primavera e l’estate. Con l’arrivo dei primi freddi l’irrigazione andrà diradata.
Attenzione ai ristagni di acqua che possono causare problemi. Se il vaso è conservato all’interno di un appartamento, purtroppo la fioritura è davvero rara.
Il rinvaso va effettuato in primavera. Si dovrà scegliere un vaso leggermente più grande, ma senza mai superare i 30 cm di diametro. Una volta passata questa misura, ci si limita a rinnovare il terriccio superficiale.
Orientatevi sui vasi in terracotta che consentono un’adeguata traspirazione, al contrario di quelli in plastica.
Le tecniche di moltiplicazione sono la talea e il seme. In ogni caso ricordate sempre di proteggere la piantina per almeno due anni prima di esporla in giardino.
La potatura va effettuata solo se vi sono problemi di spazio, altrimenti la pianta non necessita di interventi. Ci si può limitare solo a togliere i rami secchi.
Se avete poco tempo da dedicare al giardinaggio, questa è la scelta che fa per voi. La jacaranda non necessita di cure specifiche per malattie e parassiti.
Difatti è davvero raro che sia attaccata da afidi o dalla cocciniglia, terribili nemici delle piante.
Ecco le nostre guide per coltivare fiori e piante:
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