Jackfruit, chi è costui? E soprattutto ne conoscete le proprietà e i suoi utilizzi, come si mangia e che sapore ha? Tante domande per un frutto tropicale assai strano e poco conosciuto.
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Nome scientifico heterophyllus artocarpus, conosciuto anche come giaca o jako, è tra i frutti esotici meno noti in Europa, originario dell’India e dei Paesi del Sud Est asiatico.
Questo originale frutto si contraddistingue innanzitutto per un primato essendo il più grande frutto da albero al mondo. Come il mangostano, può essere considerato un superfood per le sue notevoli proprietà nutrizionali a dispetto dello scarso apporto di grassi.
Grazie all’elevata concentrazione di fibra alimentare, questo frutto è caratterizzato da un notevole effetto lassativo e da un’azione protettiva del colon utile per prevenire alcune forme tumorali; i semi, invece, sono rinomati per il loro apporto proteico.
La presenza di sali minerali, come potassio, magnesio, ferro e calcio, insieme all’apporto calorico lo rendono un alimento energizzante adatto agli sportivi o a chi comunque pratica un’attività fisica intesa.
Il giaca è anche molto ricco di vitamine, in particolare le vitamine dei gruppo C, responsabili delle proprietà antiossidanti, e B, che lo rendono un importante alleato del nostro sistema immunitario e del benessere della pelle e degli occhi.
Una curiosità: dato il peso di un singolo frutto (tra i 5 e i 7 kg) e le sue notevoli proprietà nutritive, la capacità della pianta dell’heterophyllus di adattarsi a climi aridi e caldi e la sua facilità di coltivazione, si è pensato che il jackfruit potrebbe sostituire il mais e il grano nell’alimentazione futura, in caso di forti cambiamenti dovuti al surriscaldamento climatico.
Il sapore è molto gradevole e richiama quello di ananas, vaniglia, fragola e banana. Bisogna, tuttavia, evitare di toccare la parte interna della buccia a causa della presenza di una sostanza molto appiccicosa che potrebbe rimanere attaccato pervicacemente alle dita.
Questo originale frutto può essere consumato in vari modi: sia acerbo, dopo averlo preparato come una verdura, oppure si possono mangiare i bulbi del frutto maturo. Particolare attenzione va prestata ai semi crudi che possono rivelarsi tossici per cui è preferibile bollirli.
Se ne può ricavare una bevanda alcolica dal succo fermentato e una farina per la preparazione di dolci, ma può essere anche fritto e disidratato. E’ molto conosciuto e consumato in India e Sri Lanka.
Dopo averlo raccolto, questo frutto tende a deteriorarsi facilmente se tenuto a temperatura ambiente per cui è preferibile conservarlo in frigorifero. I suoi grossi semi possono essere cucinati come le castagne, arrosto o lessati.
Il jackfruit è un frutto tropicale che sta guadagnando sempre più popolarità come ingrediente vegetariano per la cucina. Il frutto ha una consistenza fibrosa e carnosa, che lo rende una buona alternativa alla carne in molti piatti. Ecco alcuni modi in cui possiamo utilizzare il jackfruit in cucina:
Se ti interessa provare questo super-alimento ecco alcuni consigli di acquisto utili:
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