Vi abbiamo recentmente parlato delle novità di Cella Energy, la società inglese che sta lavorando per sviluppare la “benzina” all’idrogeno, e in passato abbiamo più volte trattato il tema dei biocarburanti che richiedono comunque biomasse derivate da cellulosa, cereali, alghe o e come tale sotto attacco dagli ambientalisti perchè possono far aumentare la deforestazione e ridurre il cibo alle popolazioni locali.
Oggi invece vi parliamo di una società americana del Massachussett, la Joule Unlimited, che ha sviluppato una tecnologia per produrre bioetanolo e quindi biodiesel senza ricorrere alle biomasse, quindi un biocarburante che non ha la necessità di sfruttare le coltivazioni, con un’efficienza che la Joule dichiara essere 50 volte superiore a quella del processo di produzione dei biocarburanti odierni.
Il “segreto” della Joule Unlimited è il cyanobacterium, un macrobatterio che assorbe la luce del sole e la CO2 e grazie ad un processo di fotosintesi modificato geneticamente produce etanolo e idrocarburi che sono poi la base di varie tipologie di combustibili come il diesel.
Il cyanobacterium si trova ovunque in natura e la Joule sostiene di poter produrre 15.000 galloni di diesel per acro ogni anno ad un costo di 30 Dollari al barile.
I batteri sono immagazinati in una sorta di pannello solare, in pratica un bioreattore (SolarConverter) che può essere collocato in una sorte di “serra” che paradossalmente funziona meglio in luoghi dove la CO2 è bella abbondante, ad esempio vicino a impianti industriali e centrali elettriche tradizionali contribuendo anche a ridurre le emissioni di CO2 dei processi tradizionali.
Attenzione però: si tratta di un utilizzo comunque di un batterio geneticamente modificato e c’è ancora scetticismo sulla reale scalabilità della loro tecnologia e sulla possibilità di poter produrre cosi’ tanto etanolo senza biomasse.
La Joule Unlimited è quindi attesa a prove concrete che potrebbero arrivare molto presto: la Joule ha annunciato che aprirà un impianto di test di 10 acri nel 2011 e che vuole diventare operativa commercialmente entro due anni!
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