KiteGen, come produrre l’energia eolica dal vento d’alta quota grazie agli aquiloni
L’idea di realizzare strutture mobili, capaci di adattarsi alla mutevolezza dei venti, è venuta ad una società di Chieri (Torino) , che ha dato forma al progetto Kite Gen. L’architettura è semplice ed economica, con ali semirigide pilotate automaticamente che catturano l’energia del vento a quote di circa 1000 metri.

Cavi in materiale composito trasmettono trazione, direzionalità, e uniscono le “pale” ai macchinari che si trovano posizionati a terra, ovvero i generatori. Queste macchine, insieme ai sensori avionici montati sui profili alari trasmettono dati che un software elabora e utilizza come riferimento per dare impulso ai cavi.
In questo modo l’unità di manovra (detta Kite Steering Unit) permette di gestire una o più ali secondo traiettorie precise, e garantire la massima produzione di energia. A costi concorrenziali, e nel totale rispetto dell’ambiente.
Un cenno finale lo merita il gruppo di lavoro: Kite Gen, attiva sulla scena eolica dal 2007, oltre a Kite Gen, detiene anche una ventina di brevetti ingegneristici.
Come dire, bravi e… viva il made in Italy!
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