La casa di paglia dei 3 porcellini è a Roma!
Gli architetti e i progettisti di Bag officina mobile, attivi nell’ambito della bioarchitettura e del risparmio energetico, hanno progettato una casa che ha come rivestimento balle di paglia al posto dei mattoni, ed il legno e cocciopesto per intonacare.

Le balle sono disposte sfalsate proprio come i mattoni e alternate alle travi portanti della struttura in legno. Il cocciopesto, col quale vengono intonacate, è “un intonaco antico, impermeabile e traspirante, utilizzato dai Romani”, come ha spiegato l’architetto Paolo Robazza, tra gli ideatori della casa.
Il risultato finale è una casa che respira, destinata a durare nel tempo, efficiente e autonoma dal punto di vista energetico, calda d’inverno e fresca d’estate, completamente naturale e realizzata a km zero.
E’ la prima casa di paglia in una città italiana, a Roma (nel quartiere Quadraro). Prenderà il posto dell’antica locanda Il Galletto, per anni ritrovo degli abitanti dello storico quartiere periferico della capitale ma disabitata da almeno trent’anni, quando il futuro proprietario della casa di paglia comprò la proprietà.
La casa di paglia ha un’alta funzionalità ecologica, con altissime prestazioni dal punto di vista dell’isolamento termico e della traspirazione, con conseguente risparmio energetico e un buon livello idrotermico. Una casa che “respira” non è mai troppo umida o troppo secca. In pratica, addio macchie sui muri e vaschette d’umidificazione sui termosifoni.
I tempi previsti per la realizzazione di una casa come questa, di 180 mq, sono di 5-6mesi. I costi sono di 1.000.1.200 euro/mq, “quando per la costruzione di una casa con le stesse prestazioni finali si parla di circa 1.800 euro/mq“, specifica ancora Robazza. Oltre al materiale, ad incidere sull’abbassamento dei prezzi è anche il tipo di cantiere adottato: una ventina di giovani architetti da tutta Italia partecipano alla costruzione della casa, imparando la tecnica e allo stesso tempo forniscono manodopera a costo zero! Quello che può sembrare sfruttamento economico è in realtà motivo di crescita professionale per loro.
C’è da dire che la prima casa di paglia, costruita nel 1883, è ancora integra e in ottimo stato di salute. Questo dimostra che si tratta di costruzioni destinate a durare nel tempo. Insomma, un ritorno al passato salutare per noi e l’ambiente e che ha anche un sapore fiabesco, se si pensa alla casa di uno dei tre porcellini della famosa favola…