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La Cina investirà 45 miliardi di dollari nella sua smart grid

È una manovra economica di grande portata quella che ha annunciato la Cina: modernizzare la propria infrastruttura elettrica e proporsi come faro nella nebbia sul mercato estero dedicato alle tecnologie energetiche pulite.

La Cina investirà 45 miliardi di dollari nella sua smart grid

Il piano strategico cinese è stato pianificato secondo diverse fasi: per i prossimi cinque anni si prevede di investire 250 miliardi di dollari nell’aggiornamento della rete energetica, 45 dei quali destinati all’installazione di tecnologie “smart grid”, e successivamente, tra il 2016 e il 2020, verranno investiti ulteriori 240 miliardi di dollari, di cui 45 sempre dedicati alle smart grid, per rafforzare e rendere più “intelligente” la rete. L’obiettivo a medio termine è quello di aumentare l’energia rinnovabile al 9,5% del consumo totale entro il 2015 e qui entra in gioco la “rete intelligente”.

La differenza sostanziale tra una rete energetica convenzionale e una “smart grid” è che i componenti di quest’ultima sono, appunto, “intelligenti”: possono includere sensori, infrarossi, computer e interfacce wireless in grado di funzionare su una rete comune e inter-operabile, paragonabile a Internet. Questo significa massima flessibilità e ottimizzazione: la smart grid distribuisce l’elettricità in modo più efficiente e affidabile ai clienti finali, regola le operazioni al mutare delle condizioni di base e invia surplus di energia di determinate aree ad altre zone in quel momento in deficit. Il tutto in tempo reale e in modo dinamico.

Attualmente, la Cina è il più grande consumatore al mondo di energia elettrica e la domanda interna è destinata a raddoppiare durante il prossimo decennio, se non a triplicare entro il 2035. Il carbone è il principale alimentatore energetico: solo nel 2010, ha rappresentato il 70% del consumo complessivo, ma la complicata fornitura e le oscillazioni dei prezzi stanno minacciando sempre di più la crescita economica della Cina. Appare evidente, quindi, l’impellente necessità di creare una struttura energetica eco-sostenibile ed efficiente per abbattere i costi e soddisfare i bisogni interni del Paese.

Inoltre, lo sviluppo di una smart grid rappresenterebbe anche l’elemento chiave per imporsi sul mercato estero come leader nell’energia rinnovabile: questo consentirebbe alla Cina di presentarsi come uno dei principali attori del settore a livello globale.

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