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La Cucina Solare: come la si può costruire da soli

La cucina solare potrebbe essere l’innovazione di un futuro non così lontano. In sostanza si sfrutta il calore generato dai raggi solari concentrandoli laddove si pone il cibo da cuocere, grazie ad un sistema di lenti a specchio che permette di farli convergere nel punto desiderato.

La Cucina Solare: come la si può costruire da soli

Qualcuno di voi forse ricorderà la Kyoto Box, un forno solare di cui vi avevamo già parlato in un precedente articolo Cucina solare: che cos’è e che cosa si trova sul mercato per provarla.

Ora vogliamo darvi degli spunti per poter costruire da soli una cucina solare.

Il primo modello che vi suggeriamo prevede l’utilizzo di uno specchio parabolico seguendo il progetto dell’ingegnere tedesco Dieter Seifert. Qui il calore viene generato grazie ai raggi solari che colpiscono lo specchio e si riflettono direttamente sulla pentola posta nel “fuoco” della parabola.

Sul mercato esistono dei kit prefabbricati con cui potrete montare da soli la vostra parabola. La temperatura massima raggiungibile si aggira ai 200°, il che significa che potrete bollire e friggere come se stesse utilizzando i classici fornelli ma gratis e senza collegamento con l’impianto elettrico! Per ottenere il massimo della radiazione solare, bisogna spostare la parabola ogni 20 minuti seguendo il movimento di rotazione del sole.

Come funziona il forno soalre

Molto più maneggevole ma meno efficace in termini di propagazione del calore, è invece il forno solare.
Per costruirlo procuratevi due scatoloni, uno più piccolo che fungerà da vano del forno e uno più grande con funzione di contenitore esterno. La lunghezza di ogni lato dovrebbe essere proporzionata alla grandezza delle pentole che vorrete inserirci.

Bisogna realizzatre un coperchio di vetro con i bordi di cartone e rivestitegli scatoloni a disposizione con della carta d’alluminio, servendovi della colla vinilica per fissarla alle pareti. La stessa carta d’alluminio la si usa poi per realizzare uno specchio da apporre al coperchio. Questo forno può essere utilizzato solo nelle ore centrali della giornata, non potendo seguire l’inclinazione del sole.

Ricordatevi, e questo vale anche per il modello con la parabolica, di utilizzare pentole di colore nero, capaci di assorbire meglio i raggi solari. Se state cucinando pietanze di colore chiaro, coprite la pentola con una teglia nera e chiudete il cibo in un sacchetto di plastica da forno trasparente, così eviterete la formazione di condensa.

Insomma, per chi è dotato di creatività e di un po’ di pazienza, queste sono delle ottime idee per cucinare in modo sano ed eco-sostenibile, evitando emissioni di CO2 e risparmiando alla grande sulla bolletta!

Sperando di avervi incuriosito ecco un link in cui potrete trovare passo passo le istruzioni per costruire la vostra prima cucina solare: http://digilander.libero.it/giannicrovatto/f-primo.htm

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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