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La Danimarca dice addio alle caldaie fossili

Cambiare si può: lo dimostra la Danimarca, che si avvia a grandi passi verso l’ indipendenza dai combustibili fossili.

La Danimarca dice addio alle caldaie fossili

Se dal 1° gennaio 2013, era entrata in vigore una legge che vietava l’installazione di caldaie a combustibili fossili nelle abitazioni di nuova costruzione -che avrebbero potuto alloggiare solo impianti alimentati con fonti energetiche alternative, come il teleriscaldamento da biomasse o le pompe di calore geotermiche- a partire dal 2016 è prevista l’estensione della normativa anche agli edifici già esistenti, che dovranno così convertire le vecchie caldaie.

Questa legge rientra in un pacchetto di norme votate a larga maggioranza nel 2012, che punta a raggiungere entro il 2020 una quota di rinnovabili pari al 35% dell’intero fabbisogno energetico, con l’obiettivo finale di utilizzare il 100% di energie pulite entro il 2050.

FOCUS: il piano danese per avere 35% dell’energia da fonti rinnovabili entro il 2020

In un panorama europeo abbastanza sconfortante circa il raggiungimento degli obiettivi imposti dalla Direttiva sulle energie rinnovabili, la Danimarca si conferma una delle realtà più virtuose, insieme a Norvegia (61%) e Svezia (47%), prime in classifica secondo i dati raccolti dall’ Ufficio Statistico dell’Unione Europea nel 2012.

La conversione comporterà un ingente investimento economico nel triennio 2012-2015, stimato in circa 5,5 milioni di euro, che verrà coperto rincarando le bollette degli utenti (173 euro in più a famiglia).

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Danimarca: un futuro sostenibile

Ma, al contrario degli altri Paesi europei, che spesso lamentano l’elevato costo della conversione energetica, il Governo danese guarda al futuro con lungimiranza: i combustibili fossili, infatti, costeranno sempre di più, mentre la totale conversione alle rinnovabili porterà i danesi a risparmiare circa 240 milioni di euro l’anno entro il 2020, cifra destinata ad aumentare nel futuro.

A fronte di uno sforzo collettivo a breve termine, dunque, la Danimarca guadagnerà in qualità della vita e competitività: noi ci auguriamo che costituisca solo l’inizio di una tendenza globale verso un futuro più pulito.

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata a Cosenza il 25 febbraio 1980, all'età di 4 anni si trasferisce dalla città alla campagna, dove trascorre un'infanzia felice a contatto con la natura: un piccolo orticello, un giardino, campi incolti in cui giocare e amici a 4 zampe sullo sfondo. Assieme a lattughe, broccoli e zucchine coltiva anche la passione per la scrittura e la letteratura. Frequenta il liceo classico della città natale e dopo la maturità si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali del bolognese. Nel 2011 approda alla redazione di TuttoGreen con grande carica ed entusiasmo. Determinata, volitiva, idealista e sognatrice, spera che un giorno il Pianeta Terra possa tornare ad essere un bel posto in cui vivere.

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