La mappa dei consumi energetici di NY
Come fa New York ad essere una delle città più interessanti e chiacchierate della terra? Risposta: inventandosi sempre qualcosa di nuovo ed innovativo! Pare che nella Grande Mela ce la mettano tutta per stupire e, non importa il campo d’azione, l’inventiva viene sempre premiata.

Nasce così, da uno studio richiesto dall’ufficio per la pianificazione a lungo termine e la sostenibilità (Mayor’s Office of Long-Term Planning and Sustainability), la mappa interattiva dei consumi energetici della città, dove per “città” si intende l’insieme di tutti i palazzi esistenti nei cinque distretti che la compongono.
Lo studio, guidato da Vijay Modi, professore di Ingegneria Meccanica della Columbia University, fornisce le stime di consumo di energia di ogni singolo palazzo di NY e questi dati sono ottenuti grazie all’utilizzo di un modello statistico che si affida al principio secondo il quale il consumo di energia dipende prima di tutto dalla funzione svolta dall’edificio (abitativa, sede di uffici, produttiva…).
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I fondi stanziati per questa ricerca dovevano servire per sviluppare una strategia di riduzione dei consumi ma, come spesso accade a New York, il lavoro è andato ben oltre: il team del prof. Modi ha infatti sviluppato una mappa interattiva che indica lo scopo e la quantità di energia usata in tutta la città ed è consultabile da ogni singolo utente via internet.
Grazie a queste informazioni ora è possibile confrontare il consumo di energia tra edifici con le stesse caratteristiche e la medesima destinazione d’uso, in modo tale da incoraggiare il confronto tra proprietari per ridurre gli sprechi, condividere le risorse e abbattere le spese per l’eventuale istallazione di fonti energetiche alternative.
Lo studio ha evidenziato in maniera chiara l’enormità del consumo energetico di una città come New York, basti pensare che da sola Manhattan consuma quanto tutto lo stato del Kenya, una sproporzione nell’utilizzo delle risorse che non smetterà mai di stupire e che speriamo, in futuro, si riesca a bilanciare al meno in parte.
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