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La nuova Volvo elettrica con batteria integrata più leggera che prende energia dai freni

Mentre nel mondo si continuano a spendere energie e soldi nella ricerca del petrolio e il mercato mondiale subisce tutti i contraccolpi delle oscillazioni del suo prezzo, molte case automobilistiche pensano al futuro e chiedono ai propri ingegneri di trovare soluzioni alternative alla benzina.

La nuova Volvo elettrica con batteria integrata più leggera che prende energia dai freni

Una delle novità più interessanti arriva dalla Volvo. L’azienda svedese propone ora una nuova struttura in grado di migliorare le auto elettriche.

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La batteria di un modello sperimentale è stata costruita in un materiale innovativo composto da fibre di carbonio e una resina polimerica, insieme a dei ‘super-condensatori’ costruiti con nanomateriali, in grado di accumulare più energia, che viene poi dispersa molto più lentamente rispetto ai generatori normali.

Sappiamo che le macchine elettriche e ibride tradizionali presentano batterie pesanti che occupano molto spazio, con questa nuova soluzione la batteria si riduce di dimensioni e divemnta molto più leggere, così da poter essere integrata nella carrozzeria. Infatti  può andare a sostituire le parti esterne in acciaio, di cui sono fatti gli sportelli, il tetto, il cofano, il bagagliaio… E in questo modo la vettura risulta più leggera del 15% !

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La ricarica può essere effettuata collegandosi alla rete elettrica oppure sfruttando l’energia generata dai freni quando la macchina è in movimento.

Lo scopo del progetto è quello di ottenere vetture elettriche più semplici e quindi più appetibili per tutti i potenziali acquirenti. La fase di ricarica risulta ancora complicata in molte nazioni, dove non sono previsti punti di rifornimento sul territorio. Per questo motivo riuscire a usare l’energia generata dalla macchina stessa sarà una svolta decisiva per i nuovi modelli.

Se la Svezia si prepara ad affrontare al meglio le sfide del futuro, l’Italia, una volta leader del settore, resta indietro, legata alle auto che erano all’avanguardia 50 anni fa.

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