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La più bella e selvaggia foresta canadese minacciata dall’oleodotto

In Canada si trova l‘unica foresta pluviale temperata al mondo, la Great Bear Rainforest. Ora questo paradiso nordico contrassegnato da una natura rigogliosa e una fauna unica e selvaggia, che si estende per 32.000 kmq lungo tutta la parte orientale della British Columbia, in Canada, fino alla costa sudorientale dell’Alaska, sta per essere minacciato da un colossale progetto. Potrebbe infatti diventare il luogo in cui realizzare lo sbocco del Enbridge Northern Gateways Pipeline, oleodotto che connetterà Alberta alla città di Kitimat.

La più bella e selvaggia foresta canadese minacciata dall’oleodotto

Questo progetto sta già facendo tremare le organizzazioni ambientaliste, i rappresentati delle tribù indigene e le molteplici guide ed esperti di trekking e kayak che lavorano in questo tratto di costa. Le coste della Great Bear Rainforest sono caratterizzate soprattutto da fiordi di origine preistorica e da un arcipelago composto da numerose isole e isolotti, con insenature strettissime in cui risulta davvero difficile far passare una nave cisterna!

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La paura è che si possa ripresentare un nuovo disastro simile a quello di Exxon Valdez. Eppure se il progetto andrà in porto, si prevede una sfilata di ben tre superpetroliere dirette a Est, a settimana! Un progetto che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio disastro, mettendo a repentaglio un eco-sistema antichissimo, soprattutto marino.

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FO/CANADAPARK
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Re di queste acque sono i salmoni, che offrono sostentamento a orsi e lupi; lupi che si sono perfettamente adattati al clima a e all’ambiente, avendo imparato a cacciare esattamente come gli orsi. Foche, delfini, coguari vivono indisturbati tra le alte montagne che trattengono le perturbazioni artiche all’esterno, è questo lo scenario da sogno della Great Bear Rainforest (soprannominata lo Yosemite marittimo) in cui network importanti come BBC e National Geographic vengono a tenere le riprese che ci incantano, documentario dopo documentario.

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Se l’iniziativa della Enbridge dovesse riuscire a concretizzarsi, questo straordinario angolo di paradiso potrebbe andar perso per sempre. L’habitat marino, e conseguentemente terrestre, ne verrebbe seriamente compromesso, causando un cambiamento climatico senza precedenti. In pochissimo tempo, la Great Bear Rainforest perderebbe tutte quelle meravigliose particolarità naturali: i lavoratori di quell’area verrebbero licenziati, naturalisti e scienziati non potrebbero più effettuare le loro importanti ricerche, e noi non potremmo più visitare uno dei posti più rari ed incantevoli al mondo.

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La Ica

Web editor freelance per portali e siti che si occupano di viaggi, lifestyle, moda e tecnologia. Districatrice di parole verdi per TuttoGreen dal maggio 2012, nello stesso anno ha dattiloscritto anche per ScreenWeek. Oggi, pontifica su Il Ruggito della Moda, scribacchia di cinema su La Vie En Lumière, tiene traccia delle sue trasvolate artistiche su she)art. e crea Le Maglie di Tea, una linea di magliette ecologiche.

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